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Maxi Lopez: “Vi racconto di quando facevo il baby sitter a Leo Messi”

L’attaccante dell’Udinese ha rivelato alcuni aneddoti curiosi della sua esperienza a Barcellona: “Ho giocato con Eto’o e Ibrahimovic, e ho avuto la fortuna di vedere il miglior Ronaldinho e di “battezzare” Messi”.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo aver fermato il Milan, l'Udinese di Massimo Oddo vola a Torino per la 24esima giornata di Serie A. Per Maxi Lopez, che ha vesti la maglia granata per due stagioni, si tratterà dell'ennesima sfida ad una sua ex squadra dopo quella pareggiata con il Milan, Intervistato dal quotidiano torinese "La Stampa", l'attaccante argentino ha ricordato non solo i suoi trascorsi al Toro ma anche la sua esperienza con Leo Messi al Barcellona.

"Ho giocato con Eto'o e Ibrahimovic, due giocatori devastanti – ha dichiarato Maxi LopezHo avuto la fortuna di vedere il miglior Ronaldinho e di "battezzare" Messi. Ai tempi del Barcellona avevo 20 anni, lui 17 e suo padre non si fidava a lasciarlo uscire. Con 3-4 amici argentini ci siamo inventati di tutto per stare insieme. In campo aveva già un altro passo. Nel 2014 andò vicino a vincere il Mondiale, ma era troppo solo. Spero che ci riesca in Russia per tutto il nostro popolo".

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Mihajlovic e lo spogliatoio granata

"Dei due anni e mezzo al Torino mi è rimasto il legame con tifosi splendidi – ha continuato l'argentino – Mi scrivono e mi chiamano ancora e per me sarà una partita speciale. Mihajlovic? Ero stato con lui al Catania e alla Sampdoria e mi piaceva il suo parlare a quattr'occhi. Sistemare i problemi dentro lo spogliatoio è più sano per tutti. Mi sarei aspettato che anche al Torino funzionasse così. Invece… Cercava di spronare i giocatori, forse. Ma se il gruppo non riceve il messaggio, si rischia di spaccarlo".

La frecciata a Ventura

Dopo aver brevemente accennato alla sua vita extra calcistica ("Mi sono tenuto lontano dal gossip più delle altre parti coinvolte. Il mio sfogo è sempre stato il calcio. E anche questa storia mi ha fatto crescere"), Maxi Lopez ha elogiato la società friulana e ricordato i suoi vecchi allenatori: "A Udine va tutto molto bene – ha concluso – Organizzazione e strutture sono al top, come solo al Milan avevo visto. Oddo ha portato determinazione, voglia di riscatto e lavoro tattico. Di gli allenatore che ho avuto porto qualcosa dentro. Diaz mi fece esordire nel River, Rijkaard mi ha dato il Barcellona. Allegri sa gestire benissimo squadra e situazioni e ha polso. Ventura? No comment, dico solo che cosa più triste per il calcio italiano non poteva esserci".

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