Maurizio Sarri a Empoli, la più bella sorpresa tra gli allenatori del 2014 (foto/video)
E' lui, nostro avviso, a meritarsi la palma di miglior tecnico del 2014, grazie all'ottimo campionato giocato dall'Empoli la scorsa stagione (con relativa promozione ai play-off) e l'attuale cammino in massima serie che i toscani hanno fino a questo momento fatto. Maurizio Sarri, classe ’59, una vita dedicata al calcio di provincia per renderlo grande e togliersi soddisfazioni uniche. Senza clamori nè fiati di tromba, lavorando seriamente e al ‘coperto', tutelato – incredibile ma vero nel nostro calcio mangia-allenatori – da una società che gli ha rinnovato la fiducia senza guardare ai risultati di giornata ma al progetto che sta proseguendo con serenità e convinzione. Dietro di lui, però, due mostri sacri cui è doveroso rendere un applauso e portare rispetto: Rudi Garcia e Rafa Benitez. Il primo ha riportato la Roma in Europa, in una camminata epocale non fosse stato per la Juventus dei record. Con il francese i giallorossi si sono ripresi dopo anni di frustrazione, il loro posto tra le grandi per un progetto che vorrebbe riportare il tricolore in capitale. Il tecnico spagnolo dei partenopei, invece, malgrado le difficoltà in campionato, si è riconfermato invincibile nelle gare ‘secche', conquistando all'esordio la Coppa Italia e vincendo la Supercoppa Italiana.
1° Sarri, il nuovo che avanza
Dalla B alla A. A Empoli si può dire tutto ma non che non si conosca il calcio che conta. Perché se un presidente si tiene stretto Maurizio Sarri, qualcosa di concreto e di buono ci dev'essere di sicuro. Da Empoli in passato sono passati – e formati – fior di allenatori che proprio da lì hanno spiccato il volo, come Spalletti, Baldini, Cagni che hnno allenato in Italia e in Europa. Adesso è il momento di Sarri, un ex bancario del Monte dei Paschi con la passione per il pallone, che ha iniziato con il piccolo Sansovino trascinandolo in C2, prima di passare alla Sangiovannese, quindi al Pescara in serie B per concludere il suo cammino ad Empoli. Dove da due anni e mezzo sta costruendo la sua nuova realtà calcistica arrivando in massima serie. Senza soldi nè fuoriclasse, ma con una parsimoniosa gestione societaria e una rigorosa programmazione tecnica.
Tra giovani e vittorie. Senza dimenticare la valorizzazione dei giovani. Pratica in cui Sarri ha dimostrato e sta confermando di essere maestro tanto che l'Empoli ha deciso di prolungargli il rapporto senza guardare i risultati del momento. Sarri ha da poco rinnovato il contratto proprio quando la squadra continuava a perdere e in mano oggi ha di fatto un triennale. L'Empoli non vuol farsi sfuggire un valido tecnico che anche in serie A fa giocare le sue squadre a memoria e che sa valorizzare i giovani come nessuno mai in azzurro: da Regini a Saponara, da Rugani a Pucciarelli, e poi Verdi, Mchedlidze, Tonelli e Laurini. Per una squadra che oggi in clssifica veleggia in piena media salvezza e che si è già tolta qualche bella soddisfazione come le vittorie contro Lazio e Palermo e i pareggi con Napoli, Milan, Fiorentina. per una formazione imbattuta da sei turni e oggi al 13° posto con 17 punti in 16 gare.
2° – Rudi, spinta europea
Ritorno in Champions. La Roma ha riabbracciato l'Europa grazie a Rudi Garcia. Il tecnico francese è riuscito laddove i suoi predecessori avevano fallito riportando il sereno in casa giallorossa e tracciando quello che oggi si può definire un progetto tecnico ben delineato e coerente. Giocatori giovani, i ‘senatori' come riferimento imprescindibile e una formazione che si trasforma di sessione in sessione di mercato. Con Walter Sabatini che fa incetta di giovani e di promesse e Rudi Garcia che plasma il proprio gioco sul potenziale tecnico che si ritrova. Lo scorso anno, non fosse stato per la Juventus dei record, anche la Roma ha dimostrato di essere una super squadra. Quest'anno si è giocata la Champions ad armi ancora impari, finendo in un giro di ferro in cui ha sfiorato l'impresa, fallendola. Solo l'Europa League ci dirà se con il senno del poi è stato un bene uscire al primo turno, per concentrarsi maggiormente sul campionato e su quello scudetto che si contenderà fino alla fine con la Juventus.
3° – Rafa, Re di Coppe
Copp Italia e Supercoppa. Per Rafa Benitez a Napoli sono due stagioni di alti e bassi. Ma un 2014 tutto sommato molto positivo per quanto riguarda i trofei vinti nella sua gestione. Se l'appuntamento con il tricolore sembra ancor una volta rimandato confermando che lo spagnolo ha problemi di ‘tenuta' nei tornei lunghi, l'ex tecnico di Inter, Chelsea e Liverpool ha dimostrato di saperci fare – eccome – nei match da dentro o fuori. E' l'allenatore delle finali e delle Coppe. Nella scorsa stagione ha regalato a Napoli la Coppa Italia, in questa ha già consegnato nelle mani di De Laurentiis la Supercoppa Italiana vincendo il suo 10° titolo personale. E ricucendo qualche strappo di troppo con la società e con i tifosi. Se l'idillio durerà ancora non è dato sapere, tutto si capirà meglio in primavera ma intanto sotto il Vesuvio è certa una cosa: il Re di Coppe, abita a Napoli.