Materazzi: “Zidane, grande allenatore. A Cardiff tifavo per lui. Per la Juve non potevo”
Juventus e Napoli sono le squadre più attrezzate per vincere lo scudetto. Attenzione all'Inter, però che peccato aver speso male negli anni scorsi… A Cardiff, in occasione della finale di Champions, mai avuto dubbi su chi tifare… "Zidane, perché per i bianconeri non potevo proprio". ‘Matrix' Materazzi ne ha per tutti e nell'intervista alla Gazzetta dello Sport tocca tutti gli argomenti sul tavolo, dal campionato fino all'avventura nelle Coppe delle italiane senza dimenticare – e come potrebbe – la maglia nerazzurra che gli è rimasta attaccata addosso come una seconda pelle.
Tackle numero uno, si parte dalla Serie A. Materazzi scruta gli avversari e li marca stretti, alla sua maniera riconoscendone implicitamente la forza. A modo suo, la gerarchia del campionato è già scritta… lo dicono anche le cifre.
Juventus e Napoli mi sembrano un passo davanti alle altre anche perché hanno mantenuto la stessa ossatura. Subito dopo vedo due tra Inter, Roma, Milan e Lazio. Le sfide contro giallorossi (domenica sera) e nerazzurri chiariranno il vero valore della squadra di Montella.
Da difensore a difensore. Materazzi può anche permettersi di guarda negli occhi Bonucci – l'acquisto più costoso della scorsa sessione estiva di mercato – e riservare all'ex juventino una considerazione dura per nulla irrispettosa ma estremamente pragmatica. Un'opinione che va oltre il singolo e coinvolge lo stesso Milan, inevitabilmente sotto i riflettori per gli investimenti sostenuti.
Per il mercato che ha fatto deve stare lassù per forza – ha aggiunto l'ex centrale dell'Inter -. Ma nessuno, compreso Bonucci verso il quale nutro stima, è in grado di spostare gli equilibri se non è nel contesto giusto. Ci sono solo due calciatori in grado di farlo e stiamo parlando di Messi e Cristiano Ronaldo.
Dove può arrivare la sua Inter? La squadra di Spalletti gode del buon momento di Perisic e di un maggiore equilibro, una migliore compattezza di squadra. Tutte qualità mancate nella scorsa stagione. E' ancora in fase di costruzione ma rappresenta la possibile outsider del campionato rispetto alla coppia Juve/Napoli che sembra aver monopolizzato la corsa allo scudetto.
L'Inter non va sottovalutata, anzitutto perché non è impegnata nelle Coppe. Poi se riesci a vincere anche quando non giochi bene e hai uno stadio come San Siro che ti spinge, allora ogni obiettivo diventa possibile. C'è ancora un altro dato, ha segnato 8 gol su 12 negli ultimi quindici minuti… quindi vuol dire che è una squadra che non molla mai. E poi in panchina c'è Spalletti, una garanzia.
Le note dolenti. Appartengono al passato recente quando, per investimenti poco oculati, si è perso tempo (e denaro) prezioso per allestire una formazione competitiva.
Se dopo 7 anni sei ancora fuori dalla Champions significa che in troppi hanno lavorato male. Non è questione di Fair Play finanziario ma di soldi investiti male. Nainggolan tre anni fa era ancora raggiungibile. Tecnicamente e a livello pratico. Costava 10-12 milioni.
A proposito di Champions League, elogio di Zizou. Materazzi ne ha provata l'ebbrezza e chissà cosa darebbe per essere ancora lì, magari con la sua Inter… Nell'ultima edizione della finale di Cardiff sapeva per chi doveva (non) tifare.
Chi tifavo a Cardiff? Zidane. La Juve proprio non potevo. Anche se l'avrei applaudita nel caso avesse meritato di vincere – ha aggiunto Materazzi -. Faccio i complimenti a Zizou perché ha saputo creare l'atmosfera giusta tra grandi campioni, e credo sia questa la chiave dei successi madridisti. La testata? Siamo diventati grandi, non avrei problemi a fare pace con lui.