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Mastella accusa l’Inter: “Sgarbati”. I nerazzurri: “Mai contattati”

L’Inter, secondo il sindaco di Benevento, avrebbe rifiutato un riconoscimento dal parte del comune sannita ma la società nerazzurra fa chiarezza: “Solo un difetto di comunicazione”.
A cura di Vito Lamorte
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A Benevento l'Inter ha infilato la sesta vittoria in sette gare di Serie A prendendo il secondo posto virtuale in attesa del posticipo tra la Juventus e l'Atalanta. Per la prima volta sul terreno di gioco sannita i nerazzurri hanno trovato un Marcelo Brozovic ispirato e autore della doppietta decisiva.

La squadra di Marco Baroni non ha ancora trovato punti nella massima serie calcistica e dopo sette partite il clima è sempre più pesante intorno al gruppo sannita che, però, oggi non ha sfigurato di fronte alla squadra di Luciano Spalletti e per poco non portava a casa un pareggio: il palo ha negato la gioia della doppietta a D'Alessandro e il primo punto in Serie A.

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Mastella accusa l'Inter: Siete sgarbati

Oltre a quanto successo in campo, Benvenuto-Inter porta con se una polemica nata tra il sindaco della città campana, Clemente Mastella, e il club nerazzurro. Secondo il primo cittadino sannita la società meneghina avrebbe rifiutato un riconoscimento del Comune di Benevento, con una delegazione dell'amministrazione comunale guidata dal consigliere delegato allo Sport Enzo Lauro, che avrebbe voluto far visita al club nerazzurro nell'albergo cittadino che lo ospitava per omaggiarlo con una targa ricordo. Clemente Mastella ha affermato: "Mi pare un gesto sgarbato sul piano sportivo e del semplice galateo, non credo che in Cina questo atteggiamento sarebbe accolto con favore".

La risposta dell'Inter: Mai contattati

La società nerazzurra ha fatto sapere di non essere mai stata contattata e che non si tratterebbe non di rifiuto ma di un banale difetto di comunicazione. L'Inter ha fatto sapere di essere disposta a ricevere il dono da parte del sindaco di Benevento anche terminata la gara, prima di rientrare a Milano, ma non sappiamo com'è terminata questa diatriba. A riportare la vicenda è La Gazzetta dello Sport.

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