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Massimiliano Allegri: “Noi i migliori da 7 anni ma dico bravo al Napoli”

La festa per l’addio alla Juventus di Gigi Buffon e per il settimo scudetto consecutivo: si è chiusa così la stagione dei bianconeri, unico rammarico l’eliminazione dalla Champions nella notte beffa di Madrid. Il tecnico: “Non c’era modo migliore per chiudere questa annata celebrando quello che Buffon ha fatto per la Juventus e noi stessi che abbiamo combattuto con il Napoli per tutto il campionato”.
A cura di Maurizio De Santis
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La standing ovation dell'Allianz Stadium, per Gigi Buffon e per la Juventus, ha scandito i titoli di coda di una stagione straordinaria per i bianconeri capaci di conquistare il settimo scudetto consecutivo di fila. Un record pazzesco, quest'anno esaltato dal duello a distanza con il Napoli: da un lato il pragmatismo di Massimiliano Allegri e la capacità di utilizzare al meglio energie e protagonisti di una rosa più forte; dall'altro il gioco di Maurizio Sarri che ha rappresentato la forza dei partenopei nel tenere testa alla ‘vecchia signora' fino alla vittoria di Torino con gol di Kalidou Koulibaly

Non c’era modo migliore per chiudere questa annata – ha ammesso Allegri – celebrando quello che Buffon ha fatto per la Juventus e noi stessi che abbiamo combattuto con il Napoli per tutto il campionato. A loro vanno fatti sicuramente i complimenti, ma noi siamo stati i migliori. Dal punto di vista mentale abbiamo speso molte più energie per questo scudetto e adesso serve un po' di vacanza

In Italia – Napoli a parte – non c'è squadra che sembra poter contrastare il dominio dei bianconeri. In Europa manca ancora la legittimazione definitiva che arriverà solo quando si riuscirà a sollevare al cielo anche il Trofeo della Champions. Allegri c'è andato vicino due volte: nel 2015 a Berlino contro il Barcellona, nel 2017 a Cardiff contro il Real Madrid. In entrambe i casi è stato costretto ad accontentarsi del premio di consolazione. Quest'anno, invece, rabbia e amarezza si sono mescolate per la beffa del Santiago Bernabeu.

Ci è mancata la ciliegina sulla torta… ma non possiamo sapere come sarebbe andata ai supplementari con il Real. Orgoglio, gestione dei momenti e tante altre qualità che questa squadra ha sono la testimonianza diretta di un gruppo che da sette anni vince in Italia e sfiora la vittoria in Europa.

Sul mercato non si sbilancia nonostante i primi nomi emersi (da Morata a Milinkovic-Savic) lascino pensare a una campagna di rafforzamento ulteriore di rinnovamento di un gruppo vincente.

Adesso ci incontreremo la prossima settimana per pianificare il futuro, per capire dove dovremo migliorare – ha concluso Allegri, confermando implicitamente la propria permanenza a Torino. Ora, però, pensiamo a goderci la festa.  I ragazzi devono essere contenti di quello che hanno fatto.

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