2 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Martino: “Al Barcellona si aspettano che Messi vinca le partite da solo”

Il Ct dell’Argentina torna sulla sua avventura sulla panchina del Barcellona togliendosi alcuni sassolini nei confronti della sua ex squadra.
A cura di Marco Beltrami
2 CONDIVISIONI
Immagine

L'avventura di Gerardo Martino sulla panchina del Barcellona è durata solamente una stagione. Poche gioie e molte delusioni per il Tata che in terra catalana ha conquistato solo una Supercoppa spagnola. Nello scorso giugno così il tecnico sudamericano ha salutato gli azulgrana cedendo il testimone a Luis Enrique. Anche quest'ultimo, come il suo predecessore, sta trovando qualche difficoltà di troppo nonostante l'innesto di Suarez con il gap dal Real Madrid che sembra essersi ampliato nella Liga. Martino che ha preso nel frattempo le redini della Nazionale argentina è tornato a parlare della sua avventura al Barcellona. Se potesse tornare indietro nel tempo, il Tata forse ci penserebbe meglio ad accettare la proposta bluagrana: "Se mi sono pentito della scelta di accettare il Barcellona? No, ma non sono d'accordo quando si dice che certe panchine vanno accettate di corsa, perché questo è segno di improvvisazione e non di serietà".

Martino e il rapporto tra Messi e il Barcellona

In una lunga intervista all'agenzia DPA, l'esperto allenatore è tornato anche ha parlare di Messi e del peso specifico che ha la Pulce nel Barcellona che dipende dalle prestazioni del numero 10: "Messi ha su di sé un carico di pressione che nessun altro calciatore ha. Tutti si aspettano che sia lui a risolvere le partite. Molti dicono che per lui giocare nel Barcellona sia più facile rispetto all'Argentina, vista la qualità dei compagni, ma in realtà anche nel Barcellona tutti si aspettano che sia lui a risolvere le partite".

L'ombra dei successi di Guardiola

L'ombra della Barcellona di Guardiola e dei suoi trionfi peserà ancora a lungo sui suoi successori e sui giudizi dei tifosi catalani secondo Martino. Il Ct dell'Albiceleste ha colto l'occasione per smentire le voci relative ai presunti dissidi con i senatori come Xavi: "Arrivare dopo l'epoca di Guardiola è stato difficile da sostenere e da eguagliare. E succede anche oggi: si finisce sempre per competere con quel Barcellona e probabilmente questo avverrà ancora. È difficile che la gente non abbia come termine di paragone quella squadra che meravigliò il mondo.Non ho avuto problemi con i calciatori. Xavi ha giocato la maggior parte delle partite, tranne l'ultima con l'Atletico Madrid che è stata decisiva. Non ho nulla da dire".

2 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views