Marotta: “Il gol di Morata e il rosso a Kimmich, errori che pesano”
Il gol di Morata era regolare. L'attaccante della Juventus non era in fuorigioco per la posizione di Kimmich, in ritardo nell'anticipare il movimento dell'avversario. In quel momento la partita era in pugno ai bianconeri, in vantaggio anche di un gol: se quel pallonetto inventato dall'ex Real fosse stato convalidato il corso del match sarebbe cambiato decisamente e (forse) la ‘vecchia signora' sarebbe ai quarti. Se… però l'arbitro ha deciso diversamente scatenando le ire dell'ad, Marotta, che prima elogia la grande prestazione della squadra e la lettura tattica che Allegri ha saputo dare e poi sposta l'attenzione su quella svista incredibile che ha pesato sulle sorti dell'incontro. "Il clamoroso errore fatto dalla terna arbitrale, il gol annullato a Morata, avrebbe dato un'ulteriore svolta alla partita", ha ammesso il dirigente juventino a caldo. Negli spogliatoi alcuni dirigenti bianconeri avrebbero mostrato all'arbitro il fotogramma incriminato, quello del gol del 2-0 annullato ingiustamente.
Nella tana del Bayern Monaco la Juventus ha giocato a testa alta, senza timore, tenendo in scacco i padroni di casa per un'ora buona. Pure questo alimenta la delusione per una qualificazione che era sembrata in pugno fino a una manciata di secondi dal triplice fischio. Poi è arrivato il pareggio di Muller ed è stato come una mazzata perché da allora i bianconeri non sono più riusciti ad affacciarsi dalle parti di Neuer. "C'è molto da recriminare, credo non si possano subire situazioni del genere – ha aggiunto Marotta -. Speriamo che il calcio italiano venga protetto, speriamo a livello internazionale di farci tutelare".
Le colpe dello svedese Eriksson e dei suoi collaboratori. L'episodio della rete annullata, però, non è l'unico che viene obiettato al fischietto scandinavo. "Ho visto espulsioni per situazioni molto più lievi di questa – dice in riferimento a Kimmich graziato per una gomitata ad Alex Sandro -. Tutto quanto è successo rappresenta un danno in termini di ranking e anche economico. Non cerchiamo alibi, ma certe direzioni non fanno il nostro bene ".