Marco Sguaitzer morto a 59 anni, era il simbolo della lotta alla Sla
Marco Sguaitzer avrebbe compiuto 60 anni il 4 luglio prossimo ma l'ex calciatore del Mantova non potrà mai più festeggiare il proprio compleanno. E' morto questa mattina nell'ospedale del capoluogo lombardo dove era ricoverato da un po' di tempo. E' lì che ha chiuso gli occhi ed esalato l'ultimo respiro. E' lì che la Sla – la sclerosi laterale amiotrofica che lo aveva colpito nel 2008 -, lo aveva costretto a letto dopo aver combattuto una lunga battaglia.
La battaglia contro la Sla attraverso una fondazione
Sguaitzer non s'era mai arreso a quella patologia terribile e durissima, devastante per sé stesso e per chi gli sta intorno. Aveva deciso che poteva affrontarla con coraggio e soprattutto svolgendo il ruolo di testimonial contro la ‘stronza' (così l'aveva ribattezzata l'ex attaccante della Fiorentina, Stefano Borgonovo) istituendo una onlus (Marco S. – No alla Sla) attraverso la quale raccogliere fondi, sensibilizzare l'opinione pubblica, aiutare la ricerca a trovare cure sempre contro una delle malattie degenerative.
Nel 2008 la diagnosi: la Sla lo aveva aggredito
La notizia datagli dai medici fu un colpo fortissimo, in un attimo Sguaitzer vide passare dinanzi a sé tutta la vita e capì che niente sarebbe stato più come prima. Ma non si arrese. Suo il libro ‘SLA – Senza limite alcuno'. Sue le iniziative come partite del cuore e vendita di magliette il cui ricavato andava tutto in beneficenza. Non ha mai mollato, fino a quando ha potuto. Nel 2014 Roberto Boninsegna, ospite alla presentazione della sua pubblicazione, gli donò la sua maglia della Nazionale azzurra.
La carriera di Marco Sguaitzer
Sguaitzer aveva indossato la maglia del Mantova per due stagioni, in serie C, negli Anni Settanta. La fortuna, però non gli è stata amica e, a causa di alcuni infortuni alle ginocchia, aveva detto addio alla passione di una vita. Non era più in condizione di sostenere i ritmi, lo stress, le sollecitazioni sul rettangolo verde.
