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Marco Rossi, c.t. dell’Ungheria, svela: “Mi hanno chiesto soldi per allenare in Serie C”

L’ex difensore di Brescia e Sampdoria Marco Rossi adesso è il c.t. dell’Ungheria, pochi giorni fa ha battuto 2-1 la Croazia. Rossi in un’intervista ha raccontato un retroscena sulla Serie C: “Molti personaggi mi hanno proposto di pagare per allenare, cioè dovevo anticipare dei soldi che poi mi avrebbero ridato. E’ sleale, tanti miei colleghi bravi non lavorano in virtù di queste situazioni”.
A cura di Alessio Morra
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Roberto Mancini non è l’unico italiano che fa il Commissario Tecnico. Perché sulla panchina della nazionale dell’Ungheria c’è Marco Rossi, che si è tolto uno sfizio non da poco battendo pochi giorni fa per 2-1 la Croazia, la nazionale di Modric che lo scorso luglio ha giocato la finale dei Mondiali. In un’intervista l’ex difensore ha svelato che in Italia c’è una brutta pratica: gli allenatori sono spesso costretti a pagare se vogliono allenare.

Le esperienze con Scafatese e Cavese

In un’intervista rilasciata alla ‘Gazzetta del Mezzogiorno’ il c.t. ungherese ha parlato dell’avvio della sua carriera quando allenò la Scafatese prima e la Cavese poi. A livello umano si è tolto delle belle soddisfazioni Rossi, ma stipendi non se ne sono visti:

Per necessità, prima di andare all’estero ho allenato in Italia in serie C, spesso in squadre in condizioni finanziarie complesse, una situazione che purtroppo è frequente in Lega Pro. In Campania sono stato alla Scafatese, dove non ci pagavano gli stipendi, è stata bella solo l’esperienza dal punto di vista umano perché nonostante le difficoltà abbiamo raggiunto la salvezza, e alla Cavese.

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La rivelazione di Marco Rossi

Dopo quelle due esperienze in Serie C Marco Rossi decise di migrare all’estero, cosa che aveva già fatto quand’era calciatore. E parlando della sua decisione l’ex giocatore di Brescia e Sampdoria ha svelato che molti allenatori sono costretti a pagare se vogliono tornare in panchina:

A Cava de’ Tirreni sono stato esonerato a febbraio del 2011 e fino a giugno 2012 non ho trovato squadra, molti personaggi anche storici del mondo del calcio mi hanno proposto di pagare per allenare, cioè di anticipare dei soldi che poi mi avrebbero ridato. E’ sleale, tanti miei colleghi bravi non lavorano in virtù di queste situazioni. Ho avuto una discreta carriera da calciatore ma per mantenere la mia famiglia avevo bisogno di lavorare e incideva ancora l’esperienza di Scafati dove ho lavorato gratis.

Marco Rossi c.t. dell’Ungheria

Rossi si è trasferito, ha lavorato in Slovacchia e soprattutto in Ungheria. Ha vinto il campionato con l’Honved prima di diventare il selezionatore della nazionale magiara, con cui ha iniziato molto bene la sua avventura e grazie al 2-1 alla Croazia è in corsa per la Qualificazione agli Europei:

Andai a trovare un amico che ha un ristorante a Budapest, per la prima volta nella mia vita decisi di propormi, chiamai Fabio Cordella, direttore sportivo all’Honved Budapest. Ho iniziato da lì, poi ho vissuto una stagione in Slovacchia, all’Fk Dac prima che arrivasse la chiamata della federazione ungherese.

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