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Marco Borriello dimentica (forse) la vita da bomber: “Locali? Basta, me ne vado al mare”

Marco Borriello ha iniziato la nuova avventura all’Ibiza, nella Serie C spagnola. Per lui è l’inizio di una nuova vita a 36 anni: “La gente e anche i compagni si aspettano tanto da me, qualcosa posso ancora darla, lo sento nelle gambe e soprattutto negli stimoli che non mi mancano per come mi alleno”.
A cura di Maurizio De Santis
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Un tuffo a mare e un po' di sole in spiaggia dopo gli allenamenti. Ma niente locali né vita notturna. Anzi, quando a Marco Borriello chiedono come si trovi a Ibiza e se non rischia di lasciarsi distrarre dalle bellezze dell'isola la sua risposta è netta: "I locali? Ne ho una carriera alle spalle – ha ammesso il calciatore nell'intervista a Sky Sport – e devo dire la verità… sono anche un po' stufo. Distrazioni? Non ce ne sono, qua i compagni di squadra sono tutti sposati e hanno famiglia. Al massimo ce ne andiamo in spiaggia a goderci la vita. Qui la qualità della vita è altissima".

La foto di Marco Borriello a Ibiza apparsa qualche settimana fa su Chi
La foto di Marco Borriello a Ibiza apparsa qualche settimana fa su Chi

In Italia ha indossato ben 12 maglie. Partito da Napoli (di cui non ha mai vestito la casacca), ha toccato le maggiori città del calcio tricolore: Roma, Milano, Torino poi Genoa e spiccioli di vita da bomber a Cagliari e poi a Ferrara con la Spal. Nell'estate scorsa la folgorazione che gli ha cambiato il destino di svincolato alla ricerca di squadra: a 36 anni ha detto sì alla proposta dell'Ibiza e scelto di ripartire dalla Serie C iberica. "Pensavo di chiudere con il calcio ma sono stato convinto dal progetto del presidente – ha aggiunto Borriello -. In passato ha preso il Valencia dopo un fallimento e lo ha portato in Champions League. E noi siamo solo all'inizio".

Dove può arrivare questo Ibiza e cosa può ancora dare Borriello? Il massimo possibile anche perché per l'ex attaccante della Juventus, della Roma e del Milan c'è un futuro nel club che va ben oltre l'aspetto sportivo e del calcio giocato. "Voglio che la squadra lotti sempre per il vertice – ha aggiunto l'attaccante – perché è anche nel mio interesse… un giorno sarò dirigente di questa società. La gente e anche i compagni si aspettano tanto da me, qualcosa posso ancora darla, lo sento nelle gambe e soprattutto negli stimoli che non mi mancano per come mi alleno".

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