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Marchisio, voglia d’azzurro: “Se Mancini chiamasse, risponderei presente”

Claudio Marchisio, trasferitosi allo Zenit dopo le tante stagioni alla Juventus, non ha smesso di pensare alla Nazionale: “Voglio essere ancora protagonista in azzurro e spero in una chiamata. Dipende però dall’allenatore, che ha un compito molto difficile. Ma se Mancini dovesse chiamare, io risponderei presente”
A cura di Marco Beltrami
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Claudio Marchisio si sta integrando nel migliore dei modi allo Zenit San Pietroburgo. Impossibile però dimenticare la Juventus e la Nazionale italiana per il Principino che sogna di tornare a vestire la casacca azzurra. Il classe 1986 infatti non ha perso la speranza di tornare a rappresentare l'Italia e a tal proposito nella sua ultima intervista ha lanciato un messaggio al commissario tecnico Roberto Mancini

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Marchisio vuole tornare in Nazionale e aspetta la chiamata di Mancini

Ai microfoni di Sky, Claudio Marchisio ha raccontato tutta la sua voglia d'azzurro. Il centrocampista ha collezionato 55 presenze con la maglia dell'Italia, l'ultima risale al giugno 2007. Nonostante l'età non più giovanissima, il "Principino" non ha smesso di pensare alla Nazionale. A tal proposito Marchisio sarebbe prontissimo ad accettare l'eventuale convocazione di Mancini: "Voglio essere ancora protagonista in azzurro e spero in una chiamata. Dipende però dall'allenatore, che ha un compito molto difficile. Ma se Mancini dovesse chiamare, io risponderei presente".

Il punto di Claudio Marchisio sulla nuova Juventus

Se l'Italia è sempre nel cuore e nella mente di Marchisio, altrettanto si può dire della Juventus. L'ex bandiera bianconera è tornato a parlare della Vecchia Signora e delle sue potenzialità: "La Juventus è sempre la più forte, mancano ancora tante partite ma ha una rosa talmente ampia e forte che è sicuramente la favorita. Cristiano Ronaldo ha portato in più alla Juve la sua grande professionalità che ha nel lavoro quotidiano e questo ha alzato ancora di più la consapevolezza, la forza e la voglia di voler continuare a vincere in tutta la squadra".

L'addio alla Juventus di Claudio Marchisio

Quella di lasciare la Juventus è stata una decisione sofferta per Marchisio, che ha spiegato ancora una volta le motivazioni della separazione dai bianconeri, e il sì allo Zenit: "Era mia intenzione andare in una nuova squadra per giocare di più e quindi abbiamo preso questa decisione senza nessun rimpianto perché la vita va avanti. La voglia di continuare a giocare e di vincere è ancora tanta. Nello spogliatoio ne parlavo già con Chiellini e Barzagli, ed essere ascoltato, oltre ai loro consigli, per me è stato molto importante. Adesso penso al presente che per me è molto importante, anche perché lo Zenit vuole tornare a vincere e noi tutti lo vogliamo. Il nostro obiettivo è voler arrivare il più lontano possibile in Europa League e riportare il campionato qui a San Pietroburgo".

La maglia numero 10 e l'idolo Del Piero

In chiusura, una battuta sulle emozioni dell'esordio con la squadra russa, e sulla scelta del numero 10 come il suo idolo Del Piero: "Ero emozionato e agitato. In quel momento mi presentavo a dei nuovi tifosi in uno stadio nuovo e allo stesso momento davanti a me i miei figli e mia moglie ai quali stavo facendo affrontare una nuova esperienza. Il numero 10 l'ho scelto per vari motivi, tra cui quello di Alessandro Del Piero, è sempre stato il mio idolo sin da bambino, e anche perché erano i numeri disponibili, sono arrivato quando la stagione era già iniziata. Non mi considero un vero 10, ho un ruolo diverso però sono legato a questo numero avrei voluto tanto indossarlo e c'è stata la possibilità".

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