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Marcello Lippi: “Zidane? Voleva scappare dalla Juventus”

L’ex allenatore della Juventus, in un’intervista concessa in Francia, rivela particolari clamorosi sull’esperienza di Zizou in bianconero: “Non avrei mai pensato potesse diventare allenatore”.
A cura di Alberto Pucci
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Davanti ai teleschermi, per seguire l'ottavo di finale di Champions League tra Real Madrid e Roma, ci sarà anche Marcello Lippi. L'ex allenatore bianconero e commissario tecnico azzurro, avrà un occhio di riguardo per le due panchine, dove su quella giallorossa ci sarà Francesco Totti e sull'altra Zinedine Zidane: due giocatori che hanno segnato la carriera del tecnico viareggino. Dopo aver detto la sua sul "caso Totti", Marcello Lippi ha commentato l'ascesa di Zinedine Zidane a tecnico delle "merengues": "E' luogo comune dire che un giocatore è un allenatore in campo – ha spiegato il tecnico campione del mondo 2006 all'Equipe – Nella mia carriera ho avuto solo Deschamps con queste caratteristiche. E' anche vero che altri grandi giocatori che ho allenato, sono poi però diventati allenatori a mia sorpresa. Tra questi Zidane: non avrei mai detto che potesse diventare allenatore".

Quegli anni in bianconero

Le strade di Lippi e Zidane si sono incrociate in quel di Torino. Con la maglia juventina, il francese ha scritto pagine indelebili di calcio…anche se l'inizio è stato tutto fuorché positivo: "Dopo poche settimane che era arrivato a Torino – ha rivelato Lippi – Zidane mi chiese di andar via. Gli risposi che era pazzo e cominciai a mandarlo in campo sempre da titolare". Oggi quel giocatore tutto estro e sregolatezza, si è trasformato in un allenatore in grado di guidare una formazione piena zeppa di campioni: "Zinedine ha avuto una fortuna incredibile andare al Real Madrid – ha concluso Lippi – Ha potuto fare un po’ di esperienza prima per migliorare il suo metodo di allenamento. Gente come lui deve stare in grandi squadre, perché conoscono alla perfezione la psicologia e come agire in caso di vittoria o di sconfitta. Gli avversari, tra l'altro, giocano con l’idea di battere Ronaldo e compagni, non di battere Zidane".

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