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Marcello Lippi, indizio pro-Sarri: “La Juve aspetta la fine delle coppe per l’allenatore”

Il tecnico dell’Italia campione del mondo del 2006 Marcello Lippi ha parlato dell’erede di Allegri e ha detto che secondo lui la Juventus ha già scelto il nuovo allenatore, ma non può annunciarlo perché attende la fine di alcune competizioni. Se Lippi ha ragione il cerchio si stringe attorno ai nomi di Sarri e Pochettino.
A cura di Alessio Morra
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Chi sarà l’allenatore della Juventus nella prossima stagione? La domanda se la pongono tutti quelli che seguono il calcio, non solo i tifosi bianconeri. Di nomi ne sono stati fatti almeno una dozzina. Marcello Lippi, che con la Juventus ha vinto 5 scudetti e soprattutto la Champions League nel 1996, ha dato un indizio su quello che potrebbe essere il prossimo tecnico bianconero, e le sue parole portano a Maurizio Sarri, o all’argentino Pochettino.

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Le parole di Lippi, che fanno pensare a Sarri come allenatore della Juventus

A Firenze, nell’ambito del premio legato alla Hall of Fame del calcio italiano istituito dalla FIGC, l’allenatore dell’Italia campione del mondo nel 2006 ha parlato della Juventus, che ha guidato per sette stagioni e mezza, e da uomo che conosce bene l’ambiente ha detto che la società bianconera il successore di Allegri già lo ha individuato, ma attende la fine di alcune competizioni per ufficializzare l’erede del tecnico livornese:Non credo che la Juventus non abbia già pronto un sostituto, probabilmente stanno aspettando la fine di alcune competizioni”.

La Juve, Allegri e De Rossi

Lippi, che è tornato sulla panchina della Cina ha parlato anche dell’addio alla Roma di Daniele De Rossi, uno dei suoi ragazzi nel Mondiale del 2006: "Mi dispiace che tra la Roma e Daniele non sia finita bene, sono sicuro che qualsiasi cosa farà, la farà bene. È un grande professionista e una grande persona”, e delle similitudini con Allegri:

Io e Allegri ci assomigliamo in molte cose. Ci accomunano molte cose, come per esempio il fatto di aver vinto lo scudetto a 46 anni, la toscanità e anche come gestiamo gli aspetti tattici e le situazioni di campo, così come riusciamo ad adattare il modulo alle singole partite. Tra lui e la Juventus è finito un ciclo, tutto qui. Non c'è niente da fantasticare.

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