Maradona prima di Roma-Napoli: “Perseguitato dal fisco nel Paese delle tasse”
"Io, perseguitato nel Paese delle tasse. E' l'unica verità che presto tutti leggeranno nel libro che distribuirò nel mondo". Diego Armando Maradona, che sarà all'Olimpico per Roma-Napoli, replica così alla visita ricevuta nella serata di ieri dai funzionari di Equitalia che gli hanno notificato un avviso di mora di oltre 39 milioni di euro. "Ho regalato solo amore per la gente e spettacolo sportivo senza mai fare male a nessuno ma subendo cattiverie". Accanto al Pibe de Oro il legale Angelo Pisani che lo accompagna nel viaggio italiano (il secondo dopo essere stato a Napoli qualche mese fa). "Quella di Equitalia – afferma l'avvocato dell'argentino – è l'ennesima azione spot e temeraria di una pretesa infondata, dichiarata nel merito nulla e inesistente dai giudici nel 1992. L'indagine dell'Agenzia delle Entrate del 1989, alla base della presunta cartella milionaria, è stata dichiarata infondata per tutti i coobbligati Ferlaino, Careca e Alemao".
La sua battaglia col Fisco e la sentenza depositata il 29 gennaio scorso
"Non sono un evasore", si difende il Pibe. Tutte le tappe della vicenda
Fisco a orologeria. Così lo definice Pisani quando perora la causa del Dieci: "E' strano che Equitalia sia così solerte da fare un comunicato stampa solo ogni qualvolta si parla di Maradona, invece di trattare tutti i contribuenti in maniera uguale e distinguere i veri evasori dai contribuenti perseguitati. Nei confronti di Maradona non esiste condanna e siamo contenti del primo atto che gli è stato notificato perché ci permette di dimostrare a tutti che le pretese del fisco verso Maradona sono sempre state ingiuste e incomprensibili".