Maradona difende Messi: “Basta rompergli le palle. Non vuole essere leader”
Diego Maradona mai è stato tenero con Messi, anche di recente – poco prima che iniziasse la Copa America – ha avuto giudizi poco lusinghieri nei confronti della stella blaugrana. "Ha poca personalità", disse durante un evento commerciale assieme a Pelè: per la prima volta lui e l'ex perla nera del calcio brasiliano si trovarono d'accordo. La sconfitta ai rigori contro il Cile dell'Argentina ha riaperto il dibattito intorno alla figura e al ruolo della Pulce in nazionale: fortissimo tra le fila del club, non altrettanto vincente con la maglia della Seleccion.

E il terzo flop di fila tra Mondiale e Trofeo continentale ha solo alimentato le grandi perplessità in torno al giocatore, fragilissimo al punto da riporre la casacca dell'Albiceleste nel cassetto, giurando che quella negli States è stata l'ultima apparizione con la selezione argentina. "E' stato lasciato solo", ha aggiunto l'ex Pibe che in queste ore ha spezzato una lancia in favore del cinque volte Pallone d'Oro. "Basta, lasciamolo in pace. Non rompiamogli più le palle… – ha ammesso a Fox Sports -. Chi l'ha detto che deve essere un leader? Lui non vuole esserlo, lasciamo che giochi tranquillo".
Diego non ha dubbi: Messi deve restare in nazionale
La ragione è semplicissima: Messi rappresenta ancora la buona occasione per l'Argentina per sperare di vincere qualcosa. "Senza Leo, non vinceremo più nulla. Con lui siamo una squadra che può lottare per vincere". L'obiettivo numero uno adesso è recuperare psicologicamente l'uomo e il campione apparso duramente provato al termine della sfida contro la Roja delle Ande e, più ancora, per il grande peso della responsabilità avvertito dopo quel penalty calciato alle stelle. "Meglio che ora si goda le vacanze e dimentichi ogni cosa. La ferita è ancora fresca – ha aggiunto Maradona -. Quando arriverà il momento, gli chiederemo, con tutto il rispetto che merita, di tornare".