Manita viola: l’Inter dice addio all’Europa nel modo peggiore

Disastro Inter. Al Franchi i nerazzurri escono umiliati da un 5-4 pesantissimo, rimediato in un secondo tempo vergognoso giocato malissimo dagli uomini di Pioli incapaci di gestire il vantaggio costruito nei primi 45 minuti. Malgrado i miracoli di Handanovic, malgrado l'errore dal dischetto di bernardeschi, l'Inter si spegne improvvisamente nella ripresa e la Viola affonda i denti: doppietta di Vecino e  Babacar, rete di Astori per una Caporetto nerazzurra che segna l'addio ufficiale a qualsiasi speranza europea. Vanificando anche la tripletta esterna di Icardi tornato al gol lontano da San Siro dallo scorso settembre. Nel modo peggiore, con una sconfitta che sa di disfatta. 

Primo tempo: Inter in avanti

Nerazzurri subito in partita – Parte meglio l'Inter al Franchi rispetto alla Fiorentina con gli uomini di Pioli che vogliono l'intera posta in palio per poter sperare in un miracolo finale di stagione che potrebbe portare il nome dell'Europa League. Viola imbrigliati nei primi minuti dal gioco e dagli schemi dell'ex Pioli che conferma l'undici anti Milan del derby mentre in avanti Babacar fatica a fare reparto da solo mal supportato da un Bernardeschi in evidente difficoltà fisica.

Vecino punisce l'Inter – Ma a passare per prima è proprio la squadra di casa nel momento di flessione nerazzurro con la solita difesa che davanti ad Handanovic fa acqua e lascia a Vecino lo spazio per chiudere in corsa sotto il ‘sette' la rete dell'1-0. La Viola ottimizza il buon momento, prova a chiudere l'Inter nella propria trequarti e la partita sembra incanalarsi sui soliti binari già visti in passato con l'Inter schiva di antiche paure lontano da San Siro.

Perisic-Icardi, riscatto interista – Ma la squadra di Pioli ha orgoglio e voglia di riscatto da vendere. Nel giro di pochi minuti la Viola si fa infilare per due volte in contropiede perdendo vantaggio e primo tempo. Prima Perisic e Candreva si bevono l'intera gigliata con il croato che buca Tatarusanu per il pareggio momentaneo che si trasforma in vittoria interista quando Joao Mario, ancora per vie centrali, trova Icardi che sportella in area e chiude in diagonale alle spalle dell'estremo viola.

Secondo tempo: goleada viola

Bernardeschi sbaglia dal dischetto – La ripresa vede la Fiorentina votata in avanti e i frutti della voglia di recuperare il 2-1 si concretizzano quando D'Ambrosio cintura in area di rigore Babacar: al 52′ Bernardeschi dal dischetto ha la possibilità del gol per il pareggio ma tira orrendamente il rigore esaltando la serata di Handanovic. Con la Viola che non ritorna in gara, è l'Inter a provare il colpo del ko pur soffrendo le ripartenze viola grazie ai cambi di Paulo Sousa che trova nell'inserimento di Ilicic nuova grinta in campo.

Astori-Vecino: uno due gigliato – L'Inter entra in black-out, invece di gestire il match la difesa nerazzurra in due minuti subisce altrettanti gol: al 62′ di testa è Astori a segnare il pareggio per 2-2 e poi al 64′ ancora Vecino trova il varco verticale per fulminare per la terza volta l'incolpevole Handanovic. Una ribaltone che riaccende il match che vive lo spettacolo migliore grazie agli errori delle due difese e nella parte finale alle ripartenze gigliate con l'Inter che attacca e si disunisce.

Goleada viola – Il finale è tutto viola: i nerazzurri attaccano in modo disordinato, con rabbia e poca testa. La lucidità abbandona i giocatori di Pioli che imbarcano acqua ad ogni affondo viola e al 70′ arriva anche l'umiliazione della goleada con Babacar che segna il quarto gol in contropiede, superando Handanovic con un preciso rasoterra in diagonale. I nerazzurri si spengono, la Viola gioca in scioltezza e arriva anche il quinto gol che condanna oltremodo l'Inter.

Orgoglio Icardi – Nel finale convulso e incredibile a tenere in bolla l'Inter è il capitano Maurito Icardi che in due minuti tra l'89' e il 91′ segna altri due gol, inutili per il 5-4 finale da parte della Fiorentina. Che rischia fino alla fine, quando a tempo oramai scaduto è Handanovic a sfiorare la rete che avrebbe fatto storia, di testa.