Manenti chiede il fallimento dell’Inter: “Ha debiti per 417 milioni di euro”

Nessuno a Parma, e probabilmente anche in altre città italiane, sentiva la necessità di conoscere il suo pensiero, ma Giampietro Manenti ha voluto comunque dire la sua sull'attuale situazione economica del calcio e, in particolare, sui conti del club di Erick Thohir. Intervistato da "La Repubblica", l'ex presidente del Parma (colpito con cinque anni di inibizione, dopo il surreale e tragicomico tentativo di salvare il club ducale) ha sparato a zero contro la società milanese: "Ho recentemente letto che i nerazzurri hanno accumulato ben 417 milioni di euro di debiti – ha dichiarato Manenti – A questo punto mi viene da chiedere: perché il Parma è fallito e l'Inter no? Hanno scritto che avevamo oltre 200 milioni di perdite, quando invece erano 60-80 milioni al massimo. In Serie A ce ne sono diversi di casi del genere. Evidentemente doveva fallire una società ben definita".
Deferito anche Claudio Lotito
Il crac della società gialloblu continua a far discutere e a tirare in ballo anche altri protagonisti del nostro campionato. L'ex presidente Tommaso Ghirardi rischia addirittura la preclusione, mentre rimane molto grave la posizione dell'ex amministratore delegato Pietro Leonardi: autore di operazioni economiche che hanno contribuito ad aggravare la situazione, tra le quali ci sarebbe anche un personale aumento di stipendio deciso in totale autonomia. Ad essere infangato dal crollo della società ducale, è stato anche Claudio Lotito. Il presidente della Lazio, infatti, risulta tra i deferiti (insieme alla stessa società biancoceleste e al Genoa) per aver violato le norme federali con gli acquisti di Marco Parolo e Aleandro Rosi. Il numero uno laziale, però, non è a rischio sospensione o inibizione. Per lui, probabilmente, ci sarà soltanto una forte ammenda.