Manenti: “Chi vuole acquistare il Parma parli con me e non con Pizzarotti”
Gli appelli delle istituzioni sportive e non, affinchè si faccia chiarezza sulla situazione del Parma e sui motivi e i responsabili della a dir poco difficile situazione del club ducale stanno iniziando a produrre alcuni risultati. A poco a poco stanno emergendo nuovi dati che evidenziano come i problemi degli emiliani abbiano avuto radici nate già nelle precedenti stagioni. Basta prendere in esame quanto dichiarato dall'assessore al bilancio del Comune di Parma Marco Ferretti che ha evidenziato che il club non paga l'affitto dello stadio Tardini addirittura dal 2011. Oltre a questo il Parma calcio non avrebbe pagato nemmeno le imposte di pubblicità e la quota necessaria per l'impiego dei pullman della scoietà di trasporti locale la Tep. Queste le parole di Ferretti che illustra nei dettagli la situazione: "Al 31 dicembre 2014, i crediti vantati dalle società partecipate del comune di Parma verso il Parma FC sono complessivamente 1.152.281 euro. Se poi fossero emesse le nuove fatture relative al 2015, ci sarebbero altri 250.000 circa. Stiamo valutando azioni legali di tipo penale per le azioni messe in campo dalla società negli ultimi mesi".
Manenti vs Comune. Le parole dell'assessore non possono che raffreddare ulteriormente i rapporti tra il Comune e il presidente del Parma Manenti. Quest'ultimo a Collecchio ha incontrato lo staff che sta curando la "due diligence" della società, dicendosi ancora una volta pronto a presentare il suo piano per il rientro da debiti che possa evitare il fallimento. Nel frattempo ecco il suo appello ad eventuali acquirenti con un messaggio chiaro anche al sindaco Pizzartotti: "Se qualcuno è seriamente interessato ad acquistare il club può rivolgersi a me o ai professionisti che lavorano per me. Il sindaco Federico Pizzarotti non è il proprietario del Parma e non ha alcun tipo di mandato per trattare la cessione della società" ha tenuto a precisare Manenti. Il primo cittadino nel frattempo incontrerà i vertici dell'Aic e una delegazione di calciatori del Parma per la questione legata alle prossime partite della formazione di Donadoni. Si pensa alla possibilità di una revoca della concessione del Tardini al Parma Fc per affidarlo ad un'altra società capace di sopperire alle spese fino al termine della stagione.