Mancini risponde a Sacchi: “Facile giocare con Gullit e Van Basten”

Arrigo Sacchi la scorsa settimana ha aspramente criticato il gioco dell’Inter, che secondo l’ex c.t. pratica un ‘calcio antico’. Roberto Mancini, alla vigilia del match con il Napoli, aveva liquidato il ‘Mago di Fusignano’ con una frase classica: “Il risultato è molto più importante del bel gioco”. Poi, in un forum con il Corriere dello Sport, il cinquantunenne allenatore nerazzurro ha rispetto ufficialmente a Sacchi a cui chiede un po’ di realismo perché un conto è allenare una squadra piena di fuoriclasse (come aveva l’Arrigo al Milan) che si conosce da tempo che modellare una squadra in costruzione che, secondo il Mancio, è inferiore ad alcune squadre della Serie A: “Ognuno vede il calcio come crede, non esiste il depositario della verità nel calcio, non lo è Sacchi, non lo sono io, nessuno lo è. Si deve essere un po’ realisti. Se io alleno Van Basten, Gullit, Rijkaard, Ancelotti, Donadoni, Baresi, Maldini, Costacurta…Se invece sto costruendo una squadra e devo giocare contro un’altra che è più forte di me, non sono in grado di poterla mettere sotto a livello di gioco, perché affronto una squadra che è già forte, costruita e che ha delle certezze, cose che noi non abbiamo”.
Mancini ha parlato anche del Monday Night perso contro il Napoli, che vincendo ha scavalcato in classifica proprio l’Inter. L’ex tecnico del City ha esaltato Higuain che per lui è il Messi della Serie A: “A Napoli ci può stare essere messi un po’ sotto. Anzi, pensavo ci mettessero molto più sotto. Andare in svantaggio dopo un minuto ti scombussola, ma a parte i primi cinque minuti siamo stati bravi. Higuain? In Italia è come Messi nel mondo, in Serie A c’è lui e tutti gli altri dietro. Fa uno o due gol a partita e può essere decisivo a ogni palla che tocca. In questo momento sta dando al Napoli quello che le altre squadre non hanno”.