Mancini: “Non sono depresso”. E il figlio firma col DC United di Thohir

Juventus e Inter, l'alfa e l'omega della settimana di Coppa Italia. Juventus e Inter, l'una in vetta alla classifica mentre l'altra arranca ai margini della zona Champions. La vittoria della Roma tiene in allarme la ‘vecchia signora' (giallorossi a -5) ed è un brutto colpo per i nerazzurri che hanno un avversario in più da fronteggiare per tentare la scalata e agganciare la zona Champions, sia pure passando attraverso i preliminari di agosto. Juventus in corsa per lo scudetto, Inter che non lo è più nonostante a dicembre fosse nei piani alti della classifica. Poi il crollo improvviso e addio sogni di gloria.
Punti pesanti. Quelli del girone di ritorno valgono doppio, diventano decisivi. Ne sa qualcosa Allegri che fissa la quota scudetto: "Al momento è di 87 punti ma può variare ancora a seconda dei risultati". Già, i risultati che al momento premiano la squadra di Spalletti (7a vittoria consecutiva contro la Fiorentina). Il tecnico della Juve alza la guardia: "Il successo contro di loro è stata fondamentale – ha aggiunto in conferenza stampa -, siamo a +5. La Roma non è una sorpresa, può ancora pensare allo scudetto. Il calendario non mi preoccupa, mancano 11 partite alla fine, noi vogliamo mantenere o aumentare vantaggio".
Mancini resiste alla ‘depressione'. L'Inter è a -8 dal terzo posto e -5 dalla Fiorentina (quarta). La prestazione d'orgoglio contro la Juve in Coppa Italia è stato un ottimo analgesico. Passato l'effetto di quella serata, però, restano i dolori per una stagione che rischia di essere per l'ennesima volta fallimentare. "Nulla è compromesso. Se vinciamo domani andiamo a -5 dalla Roma e fra due settimane avremo lo scontro diretto. Semplicemente, dipende solo da noi". A chi lo definiva un po' ‘depresso' risponde con un sorriso e torna sulla gara dello JStadium: "Quella serata serve alla squadra per capire cosa siamo capaci di fare. Questo ci deve dare la forza e la tranquillità per le prossime partite". Il futuro in un paio di settimane, compreso il (possibile) rinnovo del contratto… "Ho ancora un anno, non c'è problema per questo".
Riferimento a Icardi e Kondogbia. "Non è facile fare il capitano dell'Inter. Avevo intravisto certe qualità, la personalità. Poi è chiaro che ha ancora bisogno di tempo per crescere ancora di più". Quanto al francese, che mercoledì scorso ha rimediato un lieve trauma cranico ed è stato costretto a uscire dal campo, Mancini rassicura: "Sta bene, può giocare".
Mancini junior da Thohir. Andrea ha firmato nella giornata di venerdì per il DC United, la società americana di Erick Thohir, dopo un mese di prova. Un segno anche per il futuro di Mancini padre? Si vedrà.
