video suggerito
video suggerito

Mancini: “Non penso alla Nazionale. Juve? Si può battere”

Il tecnico dell’Inter è fiducioso in vista della partita della Juventus: “Non siamo il Bayern ma possiamo batterli”
A cura di Marco Beltrami
3 CONDIVISIONI
Video thumbnail
Immagine

Juventus-Inter non è mai una gara come tutte le altre. Lo sa bene Roberto Mancini che non ha alcun timore reverenziale nei confronti della capolista. Il tecnico pur riconoscendo il grande valore degli avversari, spera di fare risultato anche se quella dello Stadium non sarà la giornata della svolta. Bisognerà fare di necessità virtù dopo il pesante 3-0 incassato in Coppa Italia. Una prestazione quella che non è dispiaciuta al Mancio che rifiuta ogni paragone con il Bayern Monaco: “Non credo che sarà la giornata della svolta perché a 13 giornate dalla fine ci sono ancora 40 punti a disposizione. Che sia una partita importante questo è certo e l'Inter può fare bene come in Coppa Italia, anche se poi è finita 3-0 per loro. Sarà difficile per noi ma lo sarà anche per loro. Non prendiamo il Bayern Monaco come esempio, è una squadra diversa e la partita era diversa. Ma credo che l'Inter possa fare un'ottima gara e anche un risultato positivo e importante, un pareggio o una vittoria, questo è certo". 

Parole di elogio per la Juventus da parte di Mancini, che si sofferma anche sul mancato arrivo all’Inter di Dybala: “Dovremo essere bravi a non prendere gol e a riproporre gioco. Sapevamo anche dopo il match d'andata che la Juve sarebbe tornata. Sono al vertice da anni, come noi tra il 2006 e il 2011. Non siamo distantissimi da loro, anche se vincere aiuta a crescere e a fare mercati importanti. Chi vorrei portare a Milano della Juve? Hanno tanti giocatori forti, ma non credo che verrebbero neanche se li chiamassi. Dybala? Abbiamo provato in ogni modo a prenderlo, ma non ci siamo riusciti".

E’ stata una settimana particolare per l’Inter, con le voci relative alle difficoltà economiche di Thohir. Mancini è concentrato solo sul campo: “Non credo ci sia bisogno di rassicurare nessuno, lui non l'ha fatto, sono stati incontri normali e si è parlato degli obiettivo come sempre. Unico interista in società? Non sono solo, poi è chiaro che la faccia in conferenza la metto io. Ho sempre avuto il supporto del club. Per costruire una squadra forte serve tempo”.

Le voci su un imminente accordo tra Conte e il Chelsea hanno aperto il dibattito sul nuovo Ct della Nazionale Italiana. In lizza ci sarebbe anche Mancini che si dice onorato da questa prospettiva: “Se mi proponessero la panchina dell'Italia dopo l'Europeo? Ora penso solo all'Inter, ma certo essere il c.t. azzurro sarebbe un onore".

3 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views