Mancini: “Nessun caso Icardi, sarà il capocannoniere dell’Inter”

Trasferta tutt’altro che semplice per l’Inter nell’anticipo della 16a giornata di Serie A. La capolista di Mancini scenderà in campo sul difficile terreno di gioco dell’Udinese, per provare a conquistare altri 3 punti. Nella classica conferenza stampa pre-partita Mancini è partito dall’argomento del momento ovvero le condizioni di Mauro Icardi, protagonista di un momento di forma non positivo: “Icardi è un titolare, ha giocato 13 partite su 15, non vedo il problema, può capitare che stia in panchina come capita agli altri. Fa parte della nostra squadra questo tipo di situazione, tutti sono titolari e tutti possono essere riserve pronte a cambiare la partita. Non credo che bisogna recuperarlo, i gol li farà. Può capitare che stia in panchina un'altra volta, altre due o tre volte, ma alla fine farà 20 gol e sarà fra quelli che ha giocato di più, sarà l nostro capocannoniere".
Il mister però non ha sciolto i dubbi su chi scenderà in campo in avanti in Udinese-Inter, eccezion fatta per Ljajic. Attenzione massima però ai friulani: "Thohir vuole la Champions e tre vittorie prima di Natale? E chi non le vorrebbe. Posso solo dirvi che domani giocano Handanovic, Miranda, Murillo, Telles e Ljajic. L'Udinese malgrado la sconfitta di Firenze è in un ottimo momento. E un allenatore molto preparato, per vincere lì bisogna fare una grande partita”.
Per quanto riguarda il mercato, Mancini dribbla le voci relative ai possibili addio di Guarin e Brozovic che servono alla causa nerazzurra: “Guarin e Perisic restano fondamentali per noi, ma c'è tanta concorrenza. Però smentisco che pensiamo di cedere sia Guarin sia Ljajic sia Telles. Così come Brozovic, che è giovane e diventerà uno dei più forti. E poi senza di lui non sapremmo con chi fare le foto (scherza, ndr). Calleri? Mi piace ma ripeto che per ora stiamo bene così. Ogni grande squadra deve sapere combattere. Per come stiamo andando in questo momento, a gennaio non servono rinforzi. Più che aspettarmelo, speravo a Natale di essere vicino alla prime.