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Mancini: “L’Italia può solo migliorare. Tonali? Chiamo i giovani per conoscerli meglio”

Con Roberto Mancini, ospite a “Che tempo che fa” anche Giorgio Chiellini tornato sulle emozioni di Italia-Portogallo 0-0, 100a sua presenza in azzurro: “Un simbolo della Juventus che riceve l’ovazione di 80mila persone a prescindere dal club di appartenenza è stato un orgoglio ed un’emozione sorpresa”
A cura di Marco Beltrami
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Ad un anno dal flop Mondiale targato Gian Piero Ventura, l'Italia di Roberto Mancini ha inanellato un altro 0-0 a San Siro contro il Portogallo. Prestazione incoraggiante per gli azzurri che non sono riusciti a sfondare il muro dei lusitani, qualificatisi alla Final Four della Nations League. Roberto Mancini, intervenuto nel corso della trasmissione tv di Rai 1 "Che tempo che fa" con il suo capitano Giorgio Chiellini si è detto fiducioso sul nuovo corso della Nazionale

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Mancini soddisfatto della sua Italia, può solo migliorare

Ai microfoni di "Che tempo che fa", Roberto Mancini si è detto soddisfatto del rendimento della Nazionale azzurra sotto la sua gestione. Il principlae risultato raggiunto dagli azzurri secondo il ct è quello di aver ricreato un grande entusiasmo attorno alla rappresentativa dopo la mancata partecipazione ai Mondiali: "Siamo riusciti a ricreare questa gioia per la Nazionale e questa è la cosa più bella. Succede grazie ai ragazzi perché giocano bene: in alcune occasioni siamo sfortunati, ma la squadra dimostra che in futuro può competere per qualsiasi cosa. Può solo che migliorare".

Mancini su Tonali e i giovani azzurri

E il futuro? Mancini confida nei tanti giovani talenti, primo tra tutti il bresciano Tonali. La strada è lunga ma le premesse sono buone: "Tonali? Abbiamo bisogno di conoscere meglio i giovani, la speranza che giochino è per un futuro migliore anche al più presto. Abbiamo dei ragazzi bravi, devono fare esperienza. La strada è lunga, anche ieri abbiamo giocato bene ma ci è mancata la vittoria. La voglia di rinnovare è importante".

Chiellini e l'emozione per le 100 presenze con l'Italia

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Giorgio Chiellini. Reduce dalle celebrazioni per le 100 presenze in azzurro, il difensore ha raccontato le emozioni della notte di San Siro in Italia-Portogallo: "Dopo quattordici anni vengo identificato come un simbolo della Juventus e ricevere l'ovazione di 80mila persone a prescindere dal club di appartenenza è stato un orgoglio ed un'emozione sorpresa. Mi ha un po' stupito ed è stato davvero emozionante. L'accoglienza ai ragazzi come Tonali? Quando entrai io a 20 anni c'era tanto imbarazzo. Cerco di stemperare la tensione e farli sentire parte del gruppo nonostante la differenza d'età. Per me è un piacere poterli aiutare, si pongono bene ed è un piacere vederli crescere. Anche io ho provato le loro stesse emozioni".

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