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Mancini e il divorzio dall’Inter: “Suning mi aveva offerto un triennale”

Il tecnico rivela un retroscena sul suo clamoroso addio ai nerazzurri nella scorsa estate. Una battuta anche per smentire il suo rifiuto alla panchina del Leicester: “Nessuno mi ha contattato. Avrebbero dovuto tenere Ranieri”
A cura di Marco Beltrami
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Il suo nome è stato recentemente accostato al Leicester. Roberto Mancini è uno degli allenatori più ricercati del momento. Alle prese con un anno sabbatico dopo il sorprendente addio nella scorsa estate all’Inter, il mister jesino è molto gettonato in chiave calciomercato. Una scelta quella di Mancini che ha spiazzato tutti, anche se qualcosa sembrava essersi incrinato nei rapporti con la dirigenza nerazzurra. Eppure il presidente Thohir aveva messo sul piatto un nuovo contratto molto vantaggioso per Mancini che ha rivelato il tutto ai microfoni di Radio Deejay. Questo il retroscena rivelato dal Mancio nel corso di un’intervista alla popolare emittente: "Suning mi aveva proposto un nuovo contratto triennale. Era tutto pronto, dovevo solo firmarlo ma ho rifiutato. Non c'erano le condizioni per andare avanti, c'erano situazioni che non andavano bene. L'allenatore, una volta che inizia la stagione, deve metterci la faccia e mancava ancora qualcosa perché le cose andassero bene".

In Inghilterra il nome del manager italiano è caldissimo. Ecco spiegato allora il suo accostamento alla panchina del Leicester, il club in cui ha chiuso la carriera da calciatore.. Mancini ha smentito in maniera categorica di aver rifiutato la panchina dei campioni dell’Inghilterra, dopo l’addio a Claudio Ranieri. Queste le parole di Mancini che ha criticato la scelta della società di rimuovere dal suo incarico l’esperto mister capace di vincere un titolo sorprendente: "Non è vero, non ho parlato con nessuno. In Inghilterra si sono italianizzati. Dopo quello che è stato fatto l'anno scorso da Ranieri è stata una decisione particolare, nonostante il momento negativo. L'anno scorso è avvenuto il miracolo. Credo che quest'anno tutto giri storto per il Leicester, esattamente come l'anno scorso era fortuna. Hanno perso inoltre un calciatore fondamentale come Kanté. Avrebbero dovuto tenere Ranieri che conosce la squadra. Non credo neppure ai giocatori che giocano contro l'allenatore, non ne ho mai visto uno".

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