Mancini: “Dobbiamo tornare a vincere, Kovacic dia di più”
Roberto Mancini vuole tornare a vincere e vuole farlo contro il Verona, la squadra che di fatto ha esonerato Mazzarri un girone fa. L’Inter vorrebbe avvicinarsi al derby (in programma il 19 aprile) con un successo scaccia crisi, perché i nerazzurri non conquistano i tre punti dal 22 febbraio (2-1 al Cagliari). Il cinquantenne tecnico spera di vedere i suoi ragazzi con la giusta mentalità al ‘Bentegodi’: “Dimenticare l’1-1 con il Parma e torniamo a vincere, è il nostro obbligo. Mancano 9 partite, dobbiamo fare il massimo. Mi aspetto che la squadra non faccia quello che ha fatto con il Parma, ma quello che ha fatto contro la Sampdoria. Voglia di giocare, di lottare, di vincere per raccogliere qualcosa di buono. Si può fare di tutto, se la squadra cerca di fare la partita. Non c’è un modulo giusto o sbagliato, ci vuole la mentalità, questa conta. Se l’Inter gioca una partita brutta e poi una ottima.”
Con franchezza Mancini ha parlato di mercato (non serve una rivoluzione), del suo futuro, di Thohir e della società, che non è vendita: “Thohir è arrabbiato? Beh, ci sta arrabbiarsi, un momento, un attimo. Ma lui è sempre positivo, con me, con la squadra, ci incita a vincere. Non serve cambiare venticinque giocatori per tornare ad alti livelli. Resterò qui, sono in un club che ha grandi ambizioni e il progetto lo condivido. La società non è allo sbando, le cose che si dicono non sono vere. Stiamo lavorando su un progetto, non si vince o si perde perché un presidente è vicino o lontano. L’Inter non vince da qualche anno, ma è sempre l’Inter.”
Il tecnico dell’Inter ha parlato anche di Kovacic, che può e deve fare meglio, e ha dichiarato che uno tra Medel, Guarin e Brozovic partirà dalla panchina. Tutti e tre i centrocampisti sono diffidati e il derby, l’ultimo vero obiettivo stagionale, è alle porte: “Kovacic? L’Inter ha una fiducia enorme in lui. Le qualità le possiede e le deve tirare fuori, questo è il momento di farlo. Sappiamo che i tifosi gli vogliono bene, e sappiamo lui quanto vale: ha il tempo e il modo di poterlo dimostrare. Uno tra Medel, Guarin e Brozovic partirà dalla panchina. Perché sono tutti e tre diffidati.”
