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Mancini: “Contro la Francia gioca Sirigu, Balotelli in dubbio”

Il commissario tecnico alla vigilia dell’amichevole di lusso contro la Francia non ha svelato i dubbi di formazione, specificando solo che il portiere del Torino sarà in campo. E sulla fascia di capitano: “La indossa chi ha più presenze. Se capitasse che tra gli undici fosse Balotelli ad avere più partite alle spalle, sarebbe lui il capitano”
A cura di Marco Beltrami
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E' partito il conto alla rovescia per quella che è una della sfide più suggestive del calcio continentale e non solo. Domani, venerdì 1° giugno all'Allianz Riviera di Nizza la nuova Nazionale di Roberto Mancini affronterà la Francia di Didier Deschamps. Un'amichevole di lusso per gli azzurri, al secondo test consecutivo dopo quello contro l'Arabia Saudita ma al cospetto di una compagine che volerà in Russia tra le favorite per la vittoria finale. Ecco allora che il Mancio si aspetta risposte importanti dai suoi che dovranno provare a reggere l'urto dei Bleus, gruppo davvero di caratura notevole.

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Mancini fiducioso in vista di Francia-Italia

Nella classica conferenza stampa di rito Mancini si è dimostrato fiducioso in vista di Francia-Italia: "Rischio imbarcata? Speriamo di no. Sono fiducioso e curioso di vedere quello che potrà essere il comportamento contro una squadra che per me è una delle candidate ad arrivare in fondo al Mondiale, molto forte, che ha iniziato diversi anni fa. Sarà un buon test, la cosa importante sarà avere un buon comportamento in campo". Di certo non sarà semplice contro una nazionale che ha tutte le carte in regola per vincere a Russia 2018: "Il talento offensivo della Francia è notevolissimo per tecnica e velocità. La squadra di Deschamps è candidata alla vittoria del Mondiale: in sei anni il ct ha fatto un gran lavoro".

La formazione dell'Italia contro la Francia. Sirigu titolare, Balotelli in forse

Il commissario tecnico della Nazionale, che sembra intenzionato a rivoluzionare la squadra puntando sui più giovani, non dà indicazioni sulla formazione. L'unico certo della sua presenza sarà Sirigu al posto di Donnarumma: "Il sistema di gioco potrebbe anche variare, dipende anche da quelli che avremo domani. Abbiamo tanti giovani e bisogna fare esperienza velocemente. Queste partite servono anche a dare la possibilità a chi ha meno esperienza internazionale di misurarsi con chi ne ha di più, anche a rischio di non fare le cose benissimo. Sirigu comunque sarà titolare". Gli altri 10 da calciatori invece sono tutti da valutare, compreso Balotelli alle prese con problemi muscolari: "Dobbiamo valutare alcuni giocatori. Bonucci sta tornando dal permesso per motivi personali e dobbiamo verificare come sta. Anche Balotelli è in dubbio e lo valuteremo domani".

Balotelli, la fascia di capitano e lo striscione di San Gallo

E a proposito di Balotelli, potrebbe essere lui il nuovo capitano dell'Italia contro la Francia. Mancini ha aperto a questa prospettiva, con l'attaccante che potrebbe giocarsi la fascia con De Sciglio. I due infatti (senza Bonucci) hanno lo stesso numero di presenze: "In Nazionale vige questa regola: è capitano chi conta il maggior numero di presenze. Ragion per cui, se capitasse che tra gli undici fosse Balotelli ad avere più partite alle spalle, sarebbe lui il capitano". Sarebbe una risposta anche al brutto striscione esposto contro SuperMario in occasione dell'ultima amichevole di San Gallo: "Lo striscione di San Gallo appartiene alla sfera delle cose brutte che succedono. Il futuro di Mario? Deve trovare la miglior squadra possibile. E’ importante che lui giochi, continui a far gol e a migliorare".

La delusione per la mancata qualificazione Mondiale

In conclusione una battuta sulla delusione per la mancata presenza ai Mondiali, con la voglia di riportare in alto la Nazionale: "Mondiali? Evidentemente è stato sbagliato qualcosa. La mancata qualificazione ha rappresentato un dramma però è solo chi cade in basso che può risorgere, magari passando anche attraverso sconfitte come questa. In questi giorni abbiamo lavorato molto bene, la strada però è ancora lunga. Per me è un onore essere commissario tecnico, è un ruolo bellissimo. Adesso se mi piace un giocatore non ho bisogno di fare pressioni su un direttore sportivo, mi basta fare una telefonata”. 

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