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Mancini assolve Ventura, Tavecchio lo bastona: “Con Balotelli saremmo andati in Russia”

“Non credo che Ventura abbia tutte le colpe, in campo sono andati i giocatori” ha sentenziato il nuovo commissario tecnico azzurro. Di tutt’altro parere, invece, l’ex presidente federale: “A Milano, davanti a 30 mila napoletani, non ha fatto giocare Insigne e si è ostinato a far crossare la palla per un centravanti che non c’era”.
A cura di Alberto Pucci
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I problemi riscontrati da molte squadre indicate come favorite in questi mondiali, non sono certo un grande conforto per i tifosi della nazionale italiana: costretti a seguire con distacco la Coppa del Mondo attraverso la televisione. Nel "day after" della clamorosa sconfitta della Germania campione in carica contro il Messico, il commissario tecnico Roberto Mancini è tornato a parlare delle accuse che sono state mosse verso Giampiero Ventura dopo l'apocalisse con la Svezia.

"Non credo che Ventura abbia tutte le colpe, in campo sono andati i giocatori – ha dichiarato Mancini ai microfoni di Radio Anch’Io Sport su Radio 1 Rai – Sono cose che capitano, dobbiamo rimboccarci le maniche. Nessuno di noi si aspettava che l’Italia potesse andare fuori, però questo è il calcio. Adesso abbiamo un po’ di tempo per cercare di mettere insieme una squadra che possa far bene e qualificarsi ai prossimi Europei. Credo che in due anni la squadra possa migliorare tanto".

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Le picconate di Tavecchio

Nel giorno dell'archiviazione della Procura di Roma, che ha deciso di assolverlo dalle accuse di molestie sessuali, l'ex presidente federale Carlo Tavecchio ha invece nuovamente gettato la croce addosso all'ex ct azzurro: "Ventura rimasto da solo? Macché, non c'è stata nessuna fronda dei senatori: dopo il ko con la Spagna non c'era aria di fronda, ma nemmeno di vittoria", ha spiegato Tavecchio al quotidiano "Il Messagggero".

"Ventura mi ripeteva stancamente che saremmo passati, ma sull'aereo di rientro dalla Svezia ho cominciato ad avere paura. Poi sento che a Milano ci sono 30 mila napoletani e tu non fai giocare Insigne; che ti ostini a far crossare la palla per un centravanti che non c'è. Balotelli? Mandai Ventura a Nizza: si era ripreso, dopo il Brasile. Ma lui niente – ha concluso Tavecchio – Attaccanti così l'Italia non ne sforna da anni. E noi giochiamo senza: mica è matto Mancini che riparte da lui. Con Mario in campo gli svedesi li battevamo sicuro".

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