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Manchester United, Solskjaer: “Impossibile dire di no. Ferguson mi ha consigliato”

Nella sua prima conferenza stampa Ole Gunnar Solskjaer, nuovo allenatore del Manchester United, ha svelato di aver già parlato con il suo mentore: “Un modello che mi ha influenzato in tutto”. Il tecnico norvegese si è soffermato sulla sua prima missione, ovvero quella di far giocare la squadra “senza paura”.
A cura di Vito Lamorte
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Ole Gunnar Solskjaer è tornato a casa. L'ex attaccante norvegese è diventato il nuovo manager del Manchester United dopo l'esonero di José Mourinho e ha iniziato con la sua nuova avventura con la benedizione di Sir Alex Ferguson, suo mentore fin da quando era giocatore, che lo avrebbe già contattato per dargli dei consigli. In conferenza stampa Solskjaer ha parlato dell'ex allenatore di calcio ed ex calciatore scozzese, che con i Red Devils ha vinto tutto:

Mi ha influenzato in tutto. Il modo in cui si rapporta con le persone, il modo in cui ha gestito il club, come ha mantenuto 25 giocatori provenienti da tutto il mondo sempre felici e affamati. È stato il mio mentore: fin dal 2003 ho iniziato a prendere appunti su come si comportava in certe situazioni. Gli ho già parlato, nessuno è meglio di lui per avere consigli.

Il nuovo manager del Manchester United si è soffermato sul modo in cui proverà a risollevare la squadra e proverà a farla giocare "senza paura":

Credo che le prime cose a cui pensare siano la prima partita e trasmettere i miei principi ai ragazzi: far capire loro come vorrei giocare, come dovremmo giocare come squadra e lavorare tutti insieme. Ai risultato penseremo più avanti, vedremo quanti punti riusciremo a raccogliere, in passato questa squadra ha fatto un sacco di punti. Non intendo però fissare adesso l’obiettivo di finire tra le prime quattro, bisogna ragionare di partita in partita.

La chiamata dello United: Impossibile dire no

Infine Solskjaer ha raccontato come gli è stata comunicata la notizia che sarebbe stato il nuovo allenatore del club:

Non ci ho pensato due volte quando fui chiamato da giocatore. Adesso aiutare il club per qualche mese è più che un onore, è un privilegio. Quando ottieni un incarico come questo e ti chiedono di firmare per sei mesi, tu dici ‘sì, sono felice di poter dare un mano’. Ovviamente ora il mio lavoro è quello di fare il massimo nei prossimi sei mesi, portare il club il più in alto possibile. Mi rendo conto ci siano tantissimi allenatori che vorrebbero la panchina del Manchester United e di certo io sono uno di loro, ma non è una faccenda di cui abbiamo parlato, ci ragioneremo sopra nei prossimi sei mesi.

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