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Manchester United, Mourinho si sfoga: “Non siamo una squadra”

Il tecnico dei red devils è insoddisfatto delle prestazioni della squadra in questa prima parte di preparazione estiva: prestazioni sotto tono, una rosa incompleta e una assoluta mancanza di identità: “Abbiamo giocatori che arrivano dall’Under, altri dai prestiti, i titolari non ci sono: difficile lavorare così”
A cura di Alessio Pediglieri
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Il Manchester United fatica a rialzare la testa. Dopo una stagione difficile, cosparsa di critiche e risultati mediocri i diavoli rossi sono lontanissimi in questo inizio di preparazione dal dimostrare che il vento sia cambiato. Anzi. Nelle prime uscite si è visto il peggio dello United, in due amichevoli concluse in pareggio e senza gloria. E con Josè Mourinho che ha alzato la voce nuovamente.

Il tecnico portoghese non è per nulla soddisfatto di quanto si stia producendo in campo. E' vero, siamo solo a metà luglio, metà e oltre degli uomini titolari è disperso tra recuperi e vacanze meritate e si gioca con calciatori provenienti dalla Primavera e dai vari prestiti. Non c'è un gruppo non c'è una identità, non c'è un'idea di fondo.

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Lo sfogo dello Special One

Tutte scusanti che diventano aggravanti nel momento in cui si pensa che proprio il tecnico in questi casi debba diventare il collante principale al quale rivolgersi per gestire le difficoltà. E invece, come spesso accade, per Mourinho i problemi stanno altrove, lontano dal suo lavoro. Il ‘rumore' dei nemici è forte e lo circonda: "Non siamo una squadra, siamo un gruppo di giocatori di squadre diverse. Alcuni fanno parte della squadra principale, altri sono sotto i 23 anni; ci sono ancora quelli che stanno tornando in prestito e altri sono giovani. Non abbiamo una squadra per giocare meglio di così".

Una rosa incompleta, un rendimento mediocre

L'ultimo sfogo è arrivato puntuale dopo l'ultimo pareggio incolore ottenuto contro il San Jose Earthquakes. Ennesima prova che questo Manchester privo dei suoi migliori giocatori non sa rendere oltre la mediocrità. Un problema in vista del nuovo anno per una rosa che appare altamente incompleta (al di là dei titolari che arriveranno): "Cerchiamo di essere motivati ​​e di motivare chi ci circonda, ma non è facile. L’obiettivo è dare ai giocatori minuti nelle gambe e ai giovani l’opportunità di crescere lontano da stress e pressioni, ma non sempre si riesce"

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