Manchester United, Depay e la sindrome della 7. Beckham: “Non aver paura”

Potrebbe essere arrivato il momento del riscatto per Memphis Depay, l'ala olandese che con la la maglia dello United fino ad oggi non ha brillato. Approfittando dell'infortunio occorso a Anthony Martial durante la partita della Francia a Wembley contro l'Inghilterra giocata lo scorso martedì, adesso per il 21enne olandese potrebbe esserci l'occasione giusta per superare e cancellare le critiche fin qui ottenute per le sue poco brillanti prestazioni in campo.
Con sulle spalle un numero non comune per i tifosi di Old Trafford: la "numero 7" una sorta d'icona da non tradire mai indossata nel passato da grandissimi giocatori che proprio con quella cifra addosso hanno reso grande il Manchester United e loro stessi all'interno della storia del calcio nazionale e internazionale. David Beckham , George Best , Eric Cantona e Cristiano Ronaldo: un elenco di fenomeni che potrebbero far tremare le gambe a chiunque indossi la ‘7‘ ma che proprio per lo Spice Boy invece di diventare un motivo di affanno dev'essere ulteriore stimolo a far bene.
"La numero 7 è speciale per il Manchester United . Io non la vedo come una intimidazione, la vedo come un onore. Quando un giocatore riceve la maglia numero 7, non importa che debba confrontarsi con chi l'ha indossata nel passato o agli obiettivi che quel giocatore ha raggiunto. E' semplicemente un numero speciale e personalmente non credo che venga fornito con superficialità". Beckham ha così provato a spronare Depay che potenzialmente è tra i giocatori più forti tecnicamente in dote a Van Gaal e al suo United.
Depay è stato voluto da Van Gaal che lo ha considerato la migliore ala tra i giovani ventenni in rampa di lancio internazionale, tanto che l'olandese ha firmato per lo United la scorsa estate un accordo che è costato 25 milioni di sterline. Ma al momento non si è espresso come tutti volevano. Adesso l'ultimo appello, con Bekham che tifa per lui: "Voglio solo che chi indossa la numero 7 possa fare bene e mantenere il Manchester United come uno dei migliori club del mondo, se non il migliore".