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Manchester City, Yaya Tourè spiazza tutti: “Sono disgustato da questo calcio”

Il giocatore dei Citizens entra in “tackle” su chi lo ha criticato negli ultimi mesi: “Quando sono arrivato a Manchester, molti ridevano di me…poi invece abbiamo vinto tutto”.
A cura di Alberto Pucci
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Reduce da una condizione fisica ancora da ritrovare dopo l'infortunio, e da quarantacinque minuti giocati contro il Bournemouth, Yaya Tourè ha sparato a zero sull'ambiente di Manchester in un'intervista rilasciata al francese "Equipe". Uno sfogo in piena regola, quello dell'ivoriano, che alla vigilia dell'impegno di Champions League contro il Siviglia (Gruppo D, lo stesso della Juventus) ha provocato un mezzo terremoto in città grazie a dichiarazioni particolarmente pesanti: "Tutti pensano che io sia felice, ma non è così. Ho guadagnato e vinto tanto, ma sono un po' disgustato dall'ambiente che mi circonda – ha dichiarato il giocatore – La scorsa estate molti tifosi dubitavano della mia permanenza, pensavano che avrei lasciato il Manchester City per soldi e perché non ero contento del mio contratto. Invece sono quì. Sono una persona onesta e mantengo sempre la parola. Hanno cercato di infangare il mio nome mettendo in giro falsità, per fortuna ho una carriera che parla per me".

L'attacco di Tourè – Cercato a lungo da Roberto Mancini nella scorsa estate, Yaya Tourè è invece rimasto in Premier League e continua ad essere uno dei punti fermi del centrocampo di Manuel Pellegrini. Ciò nonostante, c'è ancora qualcuno che storce il naso davanti alle sue prestazioni: "La stampa inglese ha scritto di un nuovo inizio per me, di una rinascita. Ma di cosa parlano? L'anno scorso sono arrivato secondo in Premier, il campionato più difficile al mondo, segnando 12 gol con il City. Ho dovuto lasciare il club per due mesi per giocare la Coppa d'Africa e qualcuno mi ha anche rimproverato di non aver più segnato come prima". Chiede, anzi rivendica, riconoscenza il 32enne ex Barcellona che ricorda proprio il momento in cui ha lasciato la Spagna: "Quando sono arrivato cinque anni fa dal Barcellona, alcuni dissero che avrei ucciso il calcio – ha concluso Yaya Tourè – Avevo giocato poco e molti contestarono il mio stipendio (un milione di euro, ndr) dicendo che era esagerato e che era una vergogna che guadagnassi quella cifra. Mi sono trasferito al City per aiutarlo a vincere e ci sono riuscito, anche se molte persone…anzi li definirei animali, ridevano di me".

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