Manchester City, Roberto Mancini: mi devono cacciare, io non mi dimetto
Non mi dimetterò mai", con queste parole, Roberto Mancini, allontana le voci di una sua possibile resa dopo la terza sconfitta consecutiva inanellata dal suo Manchester City sul campo del Lech Poznan, che segue gli stop in Premier League contro Arsenal e Wolverhampton.
"Dovunque sono stato alla fine ho sempre vinto, ma c'è bisogno di tempo" – continua il tecnico italiano – "Ho incontrato lo sceicco Mansour due o tre volte e abbiamo un buon rapporto, ho contatti regolari col presidente Al Mubarak che viene spesso al nostro centro sportivo. Per me è tutto chiarissimo, resterò al City finché non mi licenzieranno".
Mancini chiede tempo e punta i piedi a Manchester ma, secondo la stampa inglese, per il suo futuro saranno decisive le prossime sfide con West Bromwich e Manchester United e in caso di ulteriori passi falsi al tecnico di Jesi, non resterà altro che fare le valigie e tornare in Italia, dove tra l’altro molte squadre sono prossime alla ricerca di un nuovo allenatore, Fiorentina su tutte, se il suo discepolo Mihajlovic non riuscirà a rendere meno tortuoso il cammino in campionato del carro dei viola.