Manchester City, Guardiola lascia Yaya Touré fuori dalla lista Champions
La mini-rivoluzione di Pep Guardiola al Manchester City continua senza sosta. E stavolta, a finire sotto la scure (virtuale) del tecnico catalano è finito uno dei simboli dei Citizens: Yaya Touré. L'ivoriano, pluridecorato centrocampista della formazione inglese, ha collezionato dal 2010 ad oggi qualcosa come 269 presenze segnando 72 reti e vincendo sei trofei: ma tutto questo non è bastato per essere inserito nella lista Champions da parte del nuovo tecnico. E così, Yaya Touré potrà giocare solo in campionato e nelle coppe nazionale, senza poter scendere in campo in quell'Europa dove ha collezionato, tra Metalurh Donetsk, Monaco, Olympiakos, Barcellona e Manchester City, 45 presenze e segnando anche otto reti.
Yaya Touré, tra l'altro, ha anche uno degli stipendi più alti d'Europa: quasi 15 milioni di euro a stagione, frutto di un contratto da 220mila sterline a settimana (circa 270mila euro ogni sette giorni). Un contratto che però scadrà al 30 giugno 2017, vale a dire a fine stagione: inevitabile non pensare ad un addio dell'ivoriano, che del resto già ai tempi del Barcellona era andato via proprio per i dissidi con Pep Guardiola. E dire che il suo mancato arrivo all'Inter, che lo seguiva da mesi, è stato tra i motivi del "divorzio" tra Roberto Mancini ed il club nerazzurro.
L'ivoriano non è il primo calciatore "epurato" dal tecnico catalano in questa stagione. Prima di Yaya Touré, che comunque resterà disponibile per le gare di Premier e di Coppa, il tecnico catalano aveva già dato il benservito ad altri calciatori: Joe Hart, Eliaquim Mangala e Samir Nasri, finiti in prestito rispettivamente al Torino, al Valencia ed al Siviglia, oltre a Richard Wright e Martín Demichelis, svincolati a parametro zero.