Malgrado la Juventus lo chieda, l’Inter non potrà essere esclusa dalla Champions League
Mentre l'Inter crolla a Palermo 4-3 e la Juventus vince 4-1 col Parma senza colpo ferire, nerazzurri e bianconeri sono impenati anche su altri fronti. Non i giocatori, ma i dirigenti che stanno duellando dalla scorsa estate a suon di carte bollate ognuno per ristabilire una giustizia che – da qualsiasi putno la si guardi – appare comunque di parte. Il club di Torino non si sta dando pace dopo l'assegnazione dello scudetto 2006 all'Inter e sta provando a prendersi una prima rivincita trovando nel Tnas (il tribunale sportivo arbitrale) uno spiraglio perchè venga almeno scalfitta la scelta della Figc di non aver potuto decidere ad agosto in merito alla faccenda. La società nerazzurra, invece, sta giocando di rimessa rispondendo alle giocate bianconere.
LA SPERANZA – VANA – DELLA JUVENTUS – Se comunque è vero che il Tribunale del Tnas si è confermato competente in materia (escludendo però la richiesta della Juventus di avere un giudizio – ovviamente positivo – anche sulla quaestione del risarcimento danni che dovrà passare per il Tar), non è assolutamente fondata la possibilità di vedere l'Inter fuori dall'Europa a seguito della richiesta bianconera all'Uefa dello scorso 2 settembre 2011. Andrea Agnelli in svariate sedi ha sventolato anche supportato dai legali bianconeri la richiesta di indagine all'Uefa e della possibilità di un intervento nei confronti dell'Inter. Massimo Moratti non ha commentato ma di certo, l'ennesima uscita fuori luogo del ‘Giovin Signore‘ non è stata gradita in Corso Vittorio Emanuele. Un livore pesante, malamente celato – e per questo ancor più manifesto – dallo stesso numero 1 bianconero che – avvertito dalle sue parole non supportate dai fatti – ha provato a rettificare con comunicazioni ufficiali di ripiego: "Noi abbiamo chiesto all'Uefa di indagare sull'operato di Guido Rossi come Commissario Straordinario della Federcalcio. L'Inter è un danno collaterale, se lo scudetto fosse andato al Chievo al centro di questo episodio ci sarebbe finito il Chievo. La nostra è una rivalsa nei confronti della Federazione, non dell'Inter". Un maldestro tentativo di ricucire uno strappo che si era appena voluto creare.
IL REGOLAMENTO UEFA E' CHIARO – Eppure l'esposto di inizio settembre sembra vertere proprio nella direzione nerazzurra più che in quella federale. L'Inter, dalla sua parte, ha il fatto che nessuna sentenza è stata ancora emessa nei confronti dei nerazzurri. La base dell'offensiva juventina è fondata infatti su un provvedimento di archiviazione, quello di Palazzi, che non è un giudizio né una sentenza. Agnelli ha chiesto all'Uefa che l'Inter venga esclusa dalla Champions League perché in base all'articolo 2.5 del regolamento Uefa "i club non devono o non devono essere stati coinvolti direttamente o indirettamente in nessuna attività volta ad aggiustare o a influenzare il risultato di una partita nazionale o internazionale". Regolamento chiaro, certo, che è già costato caro al Fenerbahce, ma si è dimenticato che fu proprio la Uefa a richiedere una classifica per la stagione sportiva 2005-2006. Dopo i fatti di Calciopoli e le sentenze che videro la Juventus in B e il Milan declassato, mancava una graduatoria da affiare per la Champions League. Quella stessa classifica che portò all'assegnazione dello scudetto 2006 all'Inter perché per le competizioni Uefa c'era bisogno di una vincitrice del campionato, prontamente fornita dalla nostra Federazione.
PIU' CHE UNA RICHIESTA, UNA TROVATA ‘ANOMALA' – Non un elemento di poco conto perchè di quella classfica beneficiò non solo l'Inter che – senza Calciopoli – sarebbe entrata comunque in Europa ma anche e soprattutto il Milan che – senza lo scandalo, secondo – venne ‘menomato' in classifica non abbastanza da uscire dalla Champions, cui partecipò malgrado la stessa Uefa (per l'articolo 2.5) cercò di opporsi fortemente. E il Milan, nel 2007, quella Champions e il successivo Mondiale pre Club li vinse. Allora, dunque, nessuno richiese l'esclusione dei rossoneri, oggi si vuole quella dei nerazzurri. La Juventus ha infatti spedito l'esposto alla Uefa il 2 settembre con questo intento. Un testo di 24 pagine compilate dai suoi legali, guidati dall'avvocato Michele Briamonte. Una richiesta che, secondo quanto filtra dalla Federcalcio, è stata definita "una trovata anomala".
L'UEFA SCAGIONA L'INTER, MAI CONDANNATA – Il tentativo da parte della Juventus incontra però un ostacolo insormontabile proprio nel regolamento Uefa: non è possibile far scattare sanzioni per fatti precedenti al 27 aprile 2007. La norma, quindi, non è retroattiva. L'Uefa non ha ancora aperto nessuna indagine ma potrebbe farlo nei prossimi giorni, per poi chiudere subito la pratica. Non ci sono possibilità che possa essere accolto il ricorso della Juve, che sembra più una provocazione. La nuova legge, in vigore dal 27 aprile 2007, fu istituita proprio dopo Calciopoli, perché l'Uefa voleva evitare che si ripetesse il caso dei rossoneri. L'Uefa avrebbe voluto escludere il Milan, coinvolto nei fatti di Calciopoli ma partecipante alla Champions. Coppa che poi in quell'anno fu pure vinta dai rossoneri. Da questa norma sono esclusi i fatti precedenti al 2007, con due esempi su tutti: il Porto infatti riuscì ad essere ammesso alla Champions 2008-2009 nonostante fosse coinvolto in fatti del 2003-2004.