Maldini boccia il Milan: “Le premesse del progetto non sono promettenti”
Dal 1978 al 2009 ha indossato solo i colori rossoneri tra Giovanili e prima squadra. In pochi conoscono l'ambiente Milan come Paolo Maldini, ex bandiera e leggenda della squadra del capoluogo lombardo. Ecco allora che le sue ultime dichiarazioni sul momento della squadra meneghina e sul quando tornerà vincente, non possono che preoccupare il popolo milanista.
Maldini e lo scetticismo sul ritorno al successo del Milan
Ai microfoni della trasmissione "Mangia come Parli" su Radio 24 ( l'intervista integrale a Paolo Maldini andrà in onda sabato 27 gennaio alle 11.00 su Radio 24) Maldini ha risposto con un perentorio "Non ne ho assolutamente idea" alla domanda di chi gli chiede se ha un'idea di quando il Milan tornerà grande. Una conferma dunque dello scetticismo dell'ex capitano del Milan, che non può che prendere atto delle differenze rispetto al passato e della necessità di tornare a vincere per evitare di entrare in una spirale negativa.

Premesse del progetto Milan non promettenti, parola di Maldini
Maldini che si è sempre contraddistinto per la schiettezza ha sottolineato le difficoltà del nuovo progetto cinese. Più passano le stagioni e più si complica la strada per il ritorno ai livelli del passato: "Mi sembra che le premesse di questo nuovo progetto per ora non siano molto promettenti e quindi purtroppo bisogna aspettare. Questa cosa è partita già col Milan di Berlusconi, non è un problema solo della nuova dirigenza, il problema è che più si aspetta più la vetta è lontana e più anni ci metti a raggiungerla".
Le difficoltà dei rossoneri
E con il passare del tempo e i risultati non esaltanti anche la società è costretta ad investimenti sempre più importanti. Maldini ripercorre le ultime stagioni: "La cultura che avevi la perdi e gli investimenti che devi fare ogni anno si raddoppiano. Secondo me cinque anni fa, sei anni fa il Milan era lì tra le prime cinque in Europa, piano piano vai giù e gli investimenti che avresti dovuto fare allora, adesso sono decuplicati".