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Maicon elogia Totti: “Ha fatto la storia, è un piacere giocare con lui”

Il difensore brasiliano della Roma, atteso dalla super sfida contro la sua ex squadra, applaude il capitano e apre il libro dei ricordi: “Affrontare i nerazzurri sarà emozionante”.
A cura di Alberto Pucci
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Lo avevano dato per finito, invece è ancora qua a correre lungo la sua fascia di competenza. Nonostante i suoi 34 anni e qualche acciacco fisico di troppo, Maicon è ancora un giocatore capace di fare la differenza. Non è riuscito a dimostrarlo a Manchester, lo ha fatto nella Capitale dove lo hanno accolto a braccia aperte nell'estate del 2013: "Prima di tornare in Italia – ha commentato il brasiliano a Roma Tv – tutti mi davano per finito. Grazie alla scelta che ho fatto e alla società giallorossa, sono invece riuscito a giocare il Mondiale in Brasile". Tra poche ore per Maicon ci sarà la "sua" partita, quella contro l'Inter: "Sarà un'emozione ritrovare i nerazzurri. Quando ero a Milano, la sfida con la Roma è sempre stata la partita più dura del campionato e quella che mi dava più fastidio. Abbiamo lottato tanti anni per lo scudetto, meno male che l'ho vinto sempre io".

Il ricordo di Mourinho

"La Roma e Rudi Garcia mi hanno consentito di dimostrare ancora il mio valore – ha continuato il difensore di Novo Hamburg – Spero di esserci riuscito, anche per i tifosi che continuano a mancarci. Ringrazio Totti e De Rossi che hanno fatto la storia del calcio e che mi hanno aiutato fin dal primo momento. Del capitano c'è poco da dire: ha fatto la storia ed è un piacere allenarmi e giocare con lui". Dopo aver elogiato anche Luciano Spalletti ("Mi sono fatto stampare la foto che ho foto con lui, sono contento che sia arrivato alla Roma"), Maicon ha ricordato anche i tempi d'oro dell'Inter di Mourinho: "La vittoria in Champions League è stata speciale per tutti, specialmente per Moratti che avrebbe meritato di più. Mourinho stato un allenatore vincente e insieme abbiamo fatto la storia. Anche Mancini è un grandissimo allenatore e una grandissima persona. E' stato fondamentale perché quando sono arrivato mi ha aiutato tantissimo".

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