Luca Toni ritorna al gol con la Fiorentina e lo dedica a “chi non c’è più”

Spesso capita che la realtà superi anche la più rosea fantasia e il destino, che ti è stato avverso per tanto tempo, si volti e ti tenda una mano. Spesso capita che la forza di volontà faccia rinascere anche giocatori decretati finiti o "bolliti" come Luca Toni: lo spilungone in maglia viola, che dall'alto dei suoi 35 anni ed una carriera che negli ultimi anni si era arenata in un limbo senza sussulti, ieri ha dimostrato di avere ancora diverse frecce al suo arco. "Sono dieci anni che mi danno del bollito, non mi interessa quello che dicono". Ed è così che è ritornato a Firenze per giocare e far vacillare mister Montella e non per occupare un posto in panca. Esattamente come aveva annunciato, l'attaccante ha concretizzato subito la sua missiva di "guerra" e alla prima occasione utile ha ripagato la fiducia dell'allenatore della Fiorentina realizzando il gol del definitivo 2-0 sul Catania. Una rete ricca di significati, emozioni e sentimenti contrastanti, un gol (il 50esimo con i viola) dedicato a "a chi c'è e chi non c'è più". Il primo pensiero di Toni è stato per quel primogenito tanto atteso nato morto. Dopo la sua canonica esultanza, Toni ha alzano l'indice al cielo ed ha indirizzato lo sguardo e la sua dedica oltre le nuvole. Poi a fine partita le parole hanno esorcizzato il suo stato d'animo: È stato un periodo molto difficile e questo gol è anche per tutti quelli che mi sono stati vicini. A Firenze mi vogliono bene davvero, mi ci trovo alla grande. E l'amore della gente mi riempie più di tanti riconoscimenti quello che desidero oltre a giocare".
La tenacia premia chi persevera, Toni ha ritrovato nuova convinzione nei propri mezzi ed ha ancora intenzione di fare la voce grossa nel nostro campionato. I suoi detrattori sono avvisati.