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Lo Strasburgo: “Neymar irride gli avversari, non venga a lamentarsi se riceve dei colpi”

Dopo le botte e l’ennesimo infortunio rimediato dall’attaccante del Psg, ha parlato il centrocampista alsaziano Gonçalves: “E’ un grande giocatore ma non siamo lì per divertirci con lui, non siamo le sue marionette. Vuoi divertirti? Bene, noi rispondiamo con le nostre armi. Non siamo qui per scherzare, quindi non deve venire a piangere”.
A cura di Alberto Pucci
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Neymar piange ed impreca per il suo nuovo e serio infortunio. Eppure il talento brasiliano dovrebbe saperlo che a furia di irridere gli avversari, prima o poi qualche "stecca" su gambe e caviglie può anche arrivare. E così è successo in occasione del match dei sedicesimi di finale di Coppa di Francia tra il Paris Saint-German ed il Racing Strasburgo: incontro che i parigini hanno vinto per 2 a 0 grazie alle reti di Cavani e Di Maria.

Il giocatore di Tuchel ha infatti lasciato il campo dopo una serie di interventi molto duri e a causa di una presunta ricaduta "della lesione al quinto metatarso": problema già riscontrato in passato, che aveva anche rischiato di non farlo partecipare ai Mondiali. "Neymar è preoccupato perché si tratta dello stesso piede, nella stessa zona", ha spiegato il tecnico del Psg.

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Le parole di Gonçalves

Come già capitato durante la sua esperienza in Spagna, Neymar è stato dunque preso di mira dai giocatori dello Strasburgo: per nulla felici di fare figure in diretta televisiva, dopo qualche colpo da circo di troppo dell'ex fenomeno di Santos e Barcellona. Tra i più decisi, durante la partita, anche Anthony Gonçalves: trentaduenne roccioso mediano della formazione alsaziana dall'estate del 2016.

Dopo la sconfitta con i campioni di Francia, Gonçalves ha infatti preso la parola per spiegare ciò che è successo con il brasiliano: "Ogni volta che scendiamo in campo giochiamo per vincere contro qualsiasi avversario – ha dichiarato il giocatore ai microfoni di Eurosport – Le provocazioni di Neymar? Sono nel suo stile, ma quando vuoi giocare in quel modo poi non devi lamentarti se prendi colpi. E' un grande giocatore ma non siamo lì per divertirci con lui, non siamo le sue marionette. Vuoi divertirti? Bene, noi rispondiamo con le nostre armi. Non siamo qui per scherzare, quindi non deve venire a piangere".

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