“Lo Stamford Bridge ci fa ombra”, Abramovich paga un risarcimento plurimilionario
Non c'è limite alla fantasia nel mondo del calcio e attorno al pallone. Tanto che adesso c'è chi ha pensato di ottenre un risarcimento dal Chelsea per la ristrutturazione dello Stadio che coprirebbe parte della visuale della propria casa, costruita nei pressi dell'impianto. E' l'ultima storia che arriva direttamente dall'Inghilterra nel quartiere di Chelsea, laddove si erige la ‘casa' sportiva dei Blues con il medesimo nome.

Da quando Roman Abramovich ha predisposto la ristrutturazione dello stadio è scattata la polemica da parte di Nicholas, ex-impiegato di banca, e sua moglie Lucinda, interior designer, che si sono visti ‘sopraffatti' dall'incombenza del nuovo impianto. I deu coniugi hanno ricevuto una visita da parte della società che cura il restyling di Stamford Bridge per avvisarli che le nuove strutture avrebbero limitato la loro visuale. L'obiettivo, trovare un accordo senza problemi.
Peccato che il tutto non sia andato a buon fine perché la coppia non ha gradito e – come da loro diritto – ha ribatato la situazione a proprio vantaggio. Così, fiutando l’affare, in cambio dell’ombra in casa ha chiesto 20 milioni di sterline proprio alla società di Abramovich.
Il patron del Chelsea in un primo tempo aveva detto no alla cifra esorbitante richiesta dalla coppia ma in seguito ci ha ripensato e ha provato una transazione. Il Chelsea aveva tentato di raggiungere un accordo sulla base di un solo milione di sterline, che però la scaltra coppia aveva rifiutato continuando la battaglia a colpi di carte da bollo e tribunali.
Alla fine, è arrivato il tanto atteso accordo: entrambi le parti hanno dichiarato di aver trovato l’accordo economico ed ora i lavori finalmente possono iniziare. La cifra però non si sa e resta top-secret, ma supera certamente il milione iniziale per la felicità della coppia che ha benedetto il restyling dello stadio