Lo scherzo del Diavolo: Silva dà un senso ai 38 milioni spesi per comprarlo
Una vittoria arrivata all'ultimo minuto grazie all'uomo meno atteso: è questa la fotografia della vittoria del Milan sul campo del Genoa. Dopo due gol annullati dal Var per fuorigioco (uno per parte), una grande parata di Perin, un errore sottoporta di Zukanovic e poco altr,o nel posticipo delle 18 della ventottesima giornata Gattuso allunga la propria striscia vincente in Serie A grazie alla prima rete in Serie A del portoghese André Silva, mandato in campo nel finale dal tecnico calabrese. Detto ciò, andiamo a vedere dunque nel dettaglio quali sono state le principali chiavi tattiche (e non solo) ma anche i migliori e i peggiori calciatori della sfida di Marassi tra il Genoa di Davide Ballardini e il Milan di Gennaro Gattuso.
- Ballardini vuole più spinta sulle fasce: ecco Lazovic
- Gattuso sceglie l'esperienza: Kalinic e Borini titolari
- Si va a fiammate: primo tempo senza reti
- Il Var pareggia i conti
- Mago Gattuso: André Silva entra e regala la vittoria al Diavolo
- Top, chi può sorridere e perché
- Flop, cosa dimenticare e in fretta
Ballardini vuole più spinta sulle fasce: ecco Lazovic
Davide Ballardini per riprendere il percorso di crescita interrotto due settimane fa con la sconfitta sul campo del Bologna e affrontare il Milan decide di confermare il 3-5-2 ma cambiando tre uomini rispetto alla trasferta in Emilia. In difesa Biraschi prende il posto di Rossettini al fianco dei confermati Spolli e Zukanovic. Sulla corsia destra preferisce invece un più offensivo Lazovic in luogo di Rosi, più bravo in fase di contenimento. In mediana spazio invece all'esperto Rigoni che si riprende così il posto da titolare "ceduto" a Bessa in occasione della trasferta di Bologna.
Gattuso sceglie l'esperienza: Kalinic e Borini titolari
Dall'altro lato Gennaro Gattuso vuole mettersi alle spalle la non brillante gara del suo Milan in Europa League contro l'Arsenal. Rispetto al match di giovedì contro il Genoa i rossoneri si presentano con due novità di formazione: fuori i due prodotti del vivaio Calabria e Cutrone e dentro Borini, che torna dunque a fare il terzino destro della difesa a quattro, e Kalinic, al centro del tridente completato dai soliti Suso e Calhanoglu.
Si va a fiammate: primo tempo senza reti
A partire forte a Marassi sono i padroni di casa che provano a sorprendere il Milan alzando immediatamente il ritmo del gioco, ma la prima vera chance del match è di marca rossonera con Kalinic che con un bel tiro impegna Perin che si fa trovare pronto. Il Genoa risponde con alcune pericolose incursioni di Laxalt sulla corsia mancina che non riesce però a trovare mai i compagni al centro dell'area. La partita non è però bellissima e vive di fiammate: prima dell'intervallo la compagine di Gattuso trova il gol del vantaggio che viene però annullato dall'arbitro Fabbri per un evidente fuorigioco di Borini (confermato poi dal Var).
Il Var pareggia i conti
Il secondo tempo parte esattamente da dove era terminato il primo, vale a dire da un gol annullato per fuorigioco. Questa volta però è il Genoa a vedersi annullare il vantaggio dal Var per la posizione leggermente al di là della linea difensiva rossonera di Nicola Rigoni che aveva battuto con un colpo di testa Donnarumma. Al netto di ciò è comunque il Genoa a farsi preferire in avvio di ripresa. Il Grifone va anche vicino al gol con Zukanovic che fallisce però una ghiotta occasione. Gattuso sventato il pericolo corre ai ripari e manda in campo i giovani Cutrone e André Silva al posto di Kalinic e Calhanoglu.
Mago Gattuso: André Silva entra e regala la vittoria al Diavolo
Il cambio tattico di Gattuso che passa dal 4-3-3 al 4-2-4 sembra dare i suoi frutti con il Milan che nel finale, complici anche le squadre più lunghe e maggiori spazi, riesce ad essere più pericoloso, soprattutto quando Suso, assente per tutto il resto del match, si sveglia cercando di creare pericoli alla porta di Perin che però non deve compiere altri interventi di elevata difficoltà. Ma proprio all'ultimo secondo disponibile arriva il primo gol in Serie A del neoentrato André Silva che con un perfetto colpo di testa regala tre punti importantissimi al Milan.
Top, chi può sorridere e perché
André Silva: l'uomo giusto al momento giusto
Il primo gol in Serie A non poteva essere più importante di questo. Il più criticato tra gli acquisti del mercato estivo rossonero André Silva entra e all'ultimo secondo disponibile gira di testa un preciso cross proveniente dalla corsia destra battendo Perin e regalando a Gennaro Gattuso la quarta vittoria consecutiva e la speranza di poter ancora sognare la qualificazione in Champions.
Laxalt mette le ali al Grifone
L'uruguayano è una costante spina nel fianco per la difesa rossonera. Sono infatti le sgroppate di Diego Laxalt a mettere maggiormente in difficoltà la retroguardia di Gennaro Gattuso, pericolosissimi anche i suoi cross tagliati che i compagni però non sfruttano a dovere. Ottima gara dell'ex Inter anche in fase di contenimento su Suso.
Muro Spolli
Un muro. L'esperto difensore argentino insieme a Biraschi e Zukanovic mette in piedi una grande prestazione riuscendo sempre a contenere gli attacchi rossoneri, dominando dal punto di vista fisico e sulle palle alte. Bravissimo anche a non farsi mai superare nell'uno contro uno dai più giovani uomini offensivi del Diavolo. Impeccabile anche in fase d'impostazione.
Flop, cosa dimenticare e in fretta
Altra chance sprecata per Kalinic
Ancora una bocciatura per Nikola Kalinic. Gattuso offre l'ennesima chance al centravanti croato mettendo in panchina il giovane Cutrone, ma lui non ripaga la fiducia del tecnico calabrese. Parte bene impegnando Perin con una precisa deviazione volante, ma poi mette su una serie di errori che convincono lo stesso Gattuso a richiamarlo in panchina.
Male Calhanoglu
Un solo spunto per il turco di certo non alla sua migliore prova stagionale. Hakan Calhanoglu soffre infatti parecchio la maggiore vivacità degli avversari e non riesce quasi mai ad illuminare la manovra rossonera come spesso gli accade. Gattuso decide di sostituirlo per far spazio al secondo attaccante centrale André Silva che deciderà poi la partita.