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Liverpool, Shaqiri ha firmato: “Finalmente sono un giocatore dei Reds”

Il ventiseienne attaccante svizzero, dopo un buon Mondiale, ha lasciato lo Stoke City e ha firmato con i Reds di Jurgen Klopp. “Sono molto felice di essere qui, è un club con una grande storia, con grandi giocatori e un allenatore fantastico”, ha dichiarato l’ex Inter subito dopo l’accordo con il Liverpool.
A cura di Alberto Pucci
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L'abbraccio tra Klopp e Shaqiri - Twitter Liverpool
L'abbraccio tra Klopp e Shaqiri – Twitter Liverpool

La Coppa del Mondo è da sempre una grande vetrina. E' un'opportunità per mettersi in mostra, convincere anche i più scettici e magari trovare una squadra migliore. Ne sa qualcosa anche Xherdan Shaqiri: da oggi ufficialmente un nuovo giocatore del Liverpool. Il ventiseienne svizzero, che si era un po' perso all'Inter prima di ritrovare continuità allo Stoke City, ha infatti giocato un buon Mondiale ed è riuscito a strappare un contratto alla società di Anfield Road.

Come riferito dai tabloid inglesi, il club del Merseyside si è dunque aggiudicato il cartellino dello svizzero grazie all'investimento di 13 milioni di sterline (circa 17,2 milioni di euro) e battendo la concorrenza del Manchester United di José Mourinho. L'annuncio ufficiale dei Reds è arrivato attraverso i canali social del club, dove è stato pubblicato un video nel quale Shaqiri indossa la sua nuova maglia numero 23 e sorride soddisfatto di fronte ai follower del Liverpool.

Le prime parole di Shaqiri

"Sono molto felice di essere qui, è un club con una grande storia, con grandi giocatori e un allenatore fantastico – ha dichiarato lo svizzero nella sua prima intervista – Qualche anno fa volevo trasferirmi qui, ma poi non se n'è fatto più niente. Sono davvero felice di essere finalmente arrivato. Voglio migliorare, giocare nella squadra migliore, con i migliori compagni e vincere titoli. Questo è il motivo per cui ho scelto Liverpool".

Reduce anche dalle polemiche che hanno accompagnato la sua avventura in Russia, arrivate puntuali per il suo gesto dopo la rete alla Serbia, il ventiseienne cresciuto ed esploso nel Basilea è ad un bivio fondamentale della sua carriera dopo aver comunque vinto sei titoli nazionali in Svizzera e Germania, e la Champions League del 2012-2013 col Bayern.

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