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Liverpool in finale, Klopp festeggia a mezzanotte con i tifosi all’Olimpico

Dopo aver eliminato la Roma e dopo aver effettuato le interviste di rito, il tecnico tedesco è tornato in campo all’Olimpico ed ha festeggiato la qualificazione alla finale saltando, cantando e ballando con i tifosi del Liverpool.
A cura di Alessio Morra
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Il Liverpool dopo undici anni giocherà la finale di Champions League. Un risultato forse inaspettato se si guarda a quello che si prevedeva a inizio stagione. I ‘Reds’ giocano un bel calcio, molto offensivo, hanno un tridente meraviglioso e letale (autore di oltre 80 gol in stagione) e hanno un leader assoluto che non è un calciatore. Perché il simbolo dei ‘Reds’ è Jurgen Klopp, bravissimo e amatissimo tecnico che all’Olimpico dopo la mezzanotte è andato a festeggiare la finale con i tifosi.

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Quando l’arbitro Skomina ha chiuso il match dell’Olimpico, le lacrime dei calciatori della Roma si sono contrapposte alla gioia del Liverpool per un traguardo eccezionale, considerato anche che da sei anni una squadra di Premier non si qualificava per la finale di Champions. Klopp ha sorriso, celebrato i suoi ragazzi, poi dritto negli spogliatoi prima di parlare con le televisioni di tutto il mondo. In gran parte le solite parole, poi la bella dedica a Sean Cox, il tifoso del Liverpool che lotta per la vita dopo gli incidenti della partita d’andata.

Dopo le interviste Klopp è tornato in campo e si è portato sotto lo spicchio, corposo, dei tifosi dei Reds, più di 5mila, che lo attendevano. E l’allenatore, molto amato anche da tifosi di altre squadre, si è messo a saltare e a cantare con i tifosi del Liverpool. Davvero splendido lo spettacolo che ha proposto Klopp, che si conferma un allenatore completamente diverso da tutti gli altri. Perché verrebbe strano da immaginare in una situazione simile qualunque altro tecnico. Ma per il cinquantenne tecnico, che disputerà la seconda finale di Champions, questo tipo di comportamento non è una novità assoluta. Tre anni fa dopo un’eliminazione subita dalla Juve, con il Borussia, se ne tornò a casa a piedi e nel tragitto si intrattenne con moltissimi tifosi.

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