Liverpool, Gerrard accusato di aver colpito un uomo durante una rissa

In attesa di riprendere il campionato americano, terminato anzitempo dopo essere uscito dai play-off della Major Leaue Soccer con il suo Los Angeles Galaxy, Steven Gerrard deve ora difendersi nuovamente dalle accuse di Paul Lloyd: proprietario di un hotel nella lussuosa zona di Formby, vicino a Liverpool. Il fatto risale all'estate del 2013, quando Gerrard si ritrovò coinvolto in una rissa scoppiata per strada tra un gruppo di suoi amici e lo stesso Lloyd che, successivamente, denunciò il giocatore accusandolo di averlo colpito con un pugno. Dopo l'udienza davanti al giudice, però, il gestore dell'albergo ne uscì sconfitto su tutti i fronti: accusato di essere un bugiardo e arrestato per aver tentato di ricattare il giocatore grazie alla presenza di un video che Lloyd riuscì ad avere attraverso conoscenze all'interno della polizia del Merseyside. A distanza di mesi dal suo arresto, ora Lloyd è intenzionato a far riaprire il caso e a procedere civilmente contro Gerrard tentando di portare in aula, come prova delle sue affermazioni, il famoso video che il giudice si rifiutò di visionare durante il primo appello.
Il video che mette Gerrard nei guai
Il precedente del 2008 – Secondo i tabloid britannici, le immagini sarebbero eloquenti e dimostrerebbero la veridicità delle parole mosse contro Gerrard che, da quanto visto nel filmato, ha avuto una parte da protagonista nella rissa e avrebbe colpito davvero Lloyd. L'ex Liverpool e nazionale inglese si è sempre dichiarato innocente e, nella precedente deposizione, confermò quanto già detto agli agenti accorsi sul posto dopo la rissa: "Ho solo cercato di dividere i miei amici e di riportare la calma". Il giocatore, al quale Jurgen Klopp ha recentemente offerto di tornare a Liverpool per allenarsi con i "Reds", non è la prima volta che finisce in un aula di tribunale per motivi di ordine pubblico. Nel 2008, infatti, fu al centro di una rissa in un noto locale di Southport e finì sotto processo per l'aggressione a Marcus McGee: il dj del locale, colpito dal giocatore con diversi pugni. In tribunale Gerrard ammise di aver colpito l'uomo, si scusò per l'incidente e dichiarò di aver agito per legittima difesa. Successivamente venne assolto perché giudicato "non colpevole".