Lippi: “Tutti parlano di Suning e Inter, nessuno conosce i cinesi del Milan”
Marcello Lippi può dire di conoscere bene il mondo del calcio asiatico, soprattutto cinese. Ha allenato uno dei club più forti in circolazioneil Guangzhou con cui ha vinto il campionato, sta allenando la nazionale in un disperato tentativo finale di arrivare ai prossimi Mondiali 2018. Intanto, osserva, analizza e giudica dall'alto della sua enorme esperienza internazionale. E quando rivolge lo sguardo a Milano e vede le due società in mano ai cinesi ecco che fa subito una differenza importante: "Qui tutti conoscono Suning, ma nessuno sa nulla della cordata verso il Milan".
Orgoglio Milan
Parole che potrebbero tornare a scuotere l'ambiente rossonero che sta vivendo il suo momento più bello da un lustro a questa parte godendosi la Supercoppa italiana vinta a Doha ai danni della Juventus. Un successo che ha rilanciato in campo internazionale il club, in un trofeo nazionale giocato all'estero, sotto gli occhi di tutti. Un momento che potrebbe coincidere con la rinascita di un progetto cui si sta dedicando anima e corpo Montella capace di imbrigliare i cinque volte campioni d'Italia: "Il Milan ha messo ordine, disciplina, voglia. La Juve è sembrata imballata, senza voglia né carattere. Bravo Suso, un leader silenzioso, e se dovesse arrivare un giocatore di peso internazionale, ci potrebbe essere il salto di qualità".
Sì Suning, no Sino-Europe
Ma l'incognita, secondo l'attuale ct della Cina è la nuova proprietà: "Qui tutti conoscono Suning, è una potenza. Sanno che ha acquistato l'Inter, si conoscono i dettagli. Ma nessuno sa della cordata che sta scalando il Milan. Non si hanno nomi, qualcosa sta uscendo adesso, ma è quasi nulla". Un silenzio che potrebbe celare qualce retroscena negativo anche se nelle scorse settimane, a fronte di un nuovo bonifico, Fininvest ha assicurato che il closing di marzo si farà senza problemi.
Applausi per Conte
Poi, un pensiero ai colleghi che sono all'estero, e che stanno facendo bene, soprattutto Antonio Conte dominatore incontrastato in Inghilterra col Chelsea: "Ha cambiato la fase difensiva, passando a tre, e ha trasmesso tutto se stesso a suo modo: con entusiasmo, con qualità. Nessuno pensava ci riuscisse in così breve tempo. E' riuscito laddove altri hanno fallito ridando autostima e stimoli. In una sola stagione e con gli stessi giocatori che l'anno precedente avevano giocato malissimo".