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Lippi più Brocchi: Berlusconi prepara di nuovo il benservito a Mihajlovic

Una cena ad Arcore tra il presidente e l’attuale allenatore della Primavera ha riaperto il discorso attorno alla panchina rossonera. E dopo la sconfitta col Sassuolo, il serbo è tornato in bilico. Nessuno conferma ma il futuro sembra oramai essere con Brocchi allenatore e Lippi direttore tecnico. E Miha mormora: “Non so se resto”.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il momento del Milan è positivo. Al di là della sconfitta contro il Sassuolo che ha frenato le ambizioni rossonere in cerca di riscatto nel girone di ritorno che sarebbe dovuto essere ‘epocale' negli intenti di Mihajlovic per salvare la propria panchina ma anche per rilanciare i rossoneri tra le principali pretendenti verso gli obiettivi che contano, il ruolino di marcia da inzio anno ad oggi è di tutto rispetto. Tanto che si sta lavorando sul mercato che sarà, con cessioni e rinnovi già stilate da Galliani e la famiglia Berlusconi. Ma a scuotere nuovamente il mondo milanista – e la sua panchina – è stato proprio un summit a sorpresa del presidente con Christian Brocchi, l'attuale tecnico della Primavera che in un recente passato era stato tra le prime alternative per un eventuale esonero di Mihajlovic. Una cena che sta destando scalpore e che per molti è semplicemente la conferma che il serbo è ancora nella testa di Berlusconi un allenatore poco allineato con lo stile Milan.

Al primo vento contrario, dunque, potrebbe confermarsi l'idea che la panchina di Mihajlovic non sia di nuovo saldamente in mano al tecnico. Da Milanello e dal quartier generale di Casa Milan nessuno parla né commenta la notizia che però sta facendo già parlare e molto: una cena ad Arcore tra Berlusconi e Brocchi. Che sottintende una serie si evoluzioni per la squadra che lasciano aperta qualsiasi prospettiva. Anche quella di vedere a fine stagione Mihajlovic accompagnato alla porta. Non è un mistero che tra il tecnico e il presidente non scorrano sentimenti condivisi. Berlusconi ha spesso sottolineato come il carattere del tecnico non si allineai al ‘pensiero' presidenziale e lo stesso ha fatto il serbo, in diverse occasioni manifestando una poco gradita autonomia di pensiero e di azione.

 

Così ecco che davanti alla prima sconfitta del girone di ritorno, Berlusconi non avrebbe perso occasione di ritornare sulle sue idee: un tecnico costruito in casa propria puntando l'attenzione sull'allenatore della Primavera milanista, Christian Brocchi. Tra i due ci sarebbe stata una cena ad Arcore che risale addirittura a qualche settimana fa i cui contenuti non sono stati mai rivelati. Ufficialmente si sarebbe dovuto parlare di settori giovanili e pianificazione della linea verde rossonera ma nulla esclude una strizzata d'occhio per la prima squadra.

E se non fosse Brocchi il primo indiziato per il dopo Mihajlovic, sullo sfondo pesa sempre la figura ingombrante di un altro personaggio gradito a Berlusconi: Marcello Lippi, un profilo importante, internazionale, di esperienza e sinonimo di successi. Il nome di Lippi rafforzerebbe l'idea Brocchi perché l'ex Ct campione del mondo diverrebbe Direttore Tecnico rossonero con l'attuale allenatore della Primavera da far crescere e istruire in panchina. Un progetto che escluderebbe sin da ora Mihajlovic da qualsiasi gioco di rinnovo e di futuro.

"Non so se resto". La squadra, intanto, sembra dalla parte dell'allenatore: molti giocatori sono convinti che serva stabilità senza ulteriori ribaltoni. Berlusconi, però, non è soddisfatto. E la frase di del serbo "Non so se resto", fotografa una situazione precaria. Dovesse precipitare, il tecnico però non correrebbe il rischio di restare disoccupato: la Lazio in Italia, alcuni club in Inghilterra sono sulle tracce.

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