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Liga, l’ombra della corruzione sul ‘Clasico’: pressioni ad un guardalinee

Una denuncia anonima di pressioni ad un assistente arbitrale per danneggiare il Barcellona contro il Real il prossimo 21 novembre è giunta sul tavolo della magistratura che ha aperto l’indagine. Ma non ci sono prove né fatti circoscritti, ma il clima si è già surriscaldato.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il prossimo 21 novembre 2015 al Bernabeu non ci saranno solamente gli occhi di tutti gli appassionati di calcio per assistere al ‘Clasico' spagnolo tra il Barcellona e il Real Madrid, ma anche e soprattutto attenti osservatori della federcalcio iberica e delle forze dell'ordine dopo che in queste ore è arrivata in magistratura una denuncia anonima di pressioni per danneggiare i catalani a favore dei blancos di Madrid. Almeno è questo ciò che arriva dai media spagnoli che hanno rilanciato indiscrezioni su un possibile tentativo di corruzione.

Si è al momento solo a livello di rumor ma ben conoscendo la caratura sportiva e mediatica dell'evento anche si è ad un mese dalla partita l'allerta è divenuta massima. Il riferimento è a una denuncia, al momento anonima, presentata a un giudice di Barcellona da un avvocato contattato da un guardalinee. L'assistente avrebbe ricevuto alcune pressioni per danneggiare il Barça al prossimo Clasico, in programma al Bernabeu il 21 novembre. Però a un mese dalla partita non si sa chi l'arbitrerà e quindi diventa ad oggi complicato chiarire la vera natura dell'eventuale pressione.

Si può pensare a un lotto di 4-5 fischietti ma la designazione non è stata ancora fatta come da regolamenti federali. Tutto appare molto nebuloso anche se la magistratura ha dovuto comunque aprire un'inchiesta di fronte alla segnalazione. Ci sono anche le prime indiscrezioni, già smentite dai diretti interessati che hanno subito sporto denuncia e diffida. Colui che avrebbe fatto pressione sarebbe un membro della commissione tecnica degli arbitri spagnoli, Jimenez Muñoz de Morales. Da qui, il guardalinee, anonimo, si sarebbe rivolto al suo legale che avrebbe fatto presente il fatto alla magistratura pur ammettendo di non avere prove. Insomma, il sasso è stato lanciato, lo stagno del ‘Clasico' è già in subbuglio e da qui ad un mese promette di far parlare di sè più per motivi extracalcistici.

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