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Liga, il Fisco indaga sui diritti d’immagine dei calciatori

Al centro degli accertamenti fiscali ci sono anche alcuni grandi nomi del calcio spagnolo.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Doccia gelata per il calcio spagnolo: il Fisco spagnolo starebbe conducendo degli accertamenti fiscali su alcuni giocatori per quanto riguarda gli introiti dovuti ai diritti d'immagine. Lo ha riportato il quotidiano El Mundo, che nell'edizione odierna ha anche indicato alcuni grandissimi nomi del calcio spagnolo ed internazionale come "sotto osservazione": tra questi, ci sarebbero anche Iker Casillas, Sergio Ramos, Xavi Hernandez, Andrés Iniesta, Gerard Piqué e Xabi Alonso. Secondo la legge spagnola in vigore dal 1996, i calciatori possono incassare dai propri club il quindici per cento del proprio ingaggio attraverso i diritti d'immagine gestiti attraverso delle società: alcune di queste, però, non svolgerebbero attività reali e sulle quali, dunque, il Fisco ha preferito approfondire. Non è stato comunque ancora preso in considerazione il reato fiscale.

Lo stipendio dei calciatori professionisti spagnoli, infatti, è diviso in due parti. Prendiamo in considerazione uno stipendio di un milione di euro: l'ottantacinque per cento (ovvero 850mila euro) è pagato direttamente dal club, e come tale è soggetto a tassazione fissa (il 54% in tutta la Spagna, il 56% in Catalogna). L'altro quindici per cento (ovvero 150mila euro) è pagato attraverso società che gestiscono i diritti d'immagine dei calciatori, ed è tassato al 30%. Società che però, secondo il fisco, sarebbero soltanto coperture e, pertanto, sono entrate sotto la lente d'osservazione del fisco spagnolo.

Non è la prima volta che il regime fiscale spagnolo salta nelle cronache: nel 2005 era stata istituita la cosidetta Legge Beckam, che permetteva a chi guadagnava oltre 600mila euro, tra le tante cose, di essere tassato con un'aliquota di tassazione ridotta al 24% per i primi cinque anni. Una legge che di fatto ha fatto "esplodere" il calcio spagnolo, che grazie a questa norma fiscale ha potuto tesserare molti top-player da altri paesi con aliquote maggiore (nel calcio inglese, ad esempio, l'aliquota è del 50%, in Germania del 45%, in Italia del 43% e in Francia del 40%). Tale norma, poi cancellata nel 2010, scadrà ufficialmente nel 2015, visto che veniva applicata appunto per i primi cinque anni di tesseramento (e dunque, è ancora in vigore per i tesserati nel 2010). Probabile, insomma, che a breve in Spagna verrà varata una nuova legge che possa permettere di fare chiarezza definitiva per quanto riguarda la tassazione gli stipendi dei calciatori.

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