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Leonardo Bonucci: “La Juventus è casa mia, contento di essere tornato”

Il rientro a Torino di Leonardo Bonucci dopo un anno di Milan ha scandito la maxi operazione di mercato che ha portato Gonzalo Higuain e Mattia Caldara in rossonero. Alla Juve il neo difensore avrà di nuovo la maglia numero 19 e, accolto dalla diffidenza dei tifosi, avrà una missione in più: riconquistare il favore del pubblico che lo ritiene un traditore e un ‘cavallo di ritorno’.
A cura di Maurizio De Santis
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Pochissimi tifosi al suo arrivo in aeroporto. Qualcuno in più – e per nulla tenero nei suoi confronti – alla Continassa, quando Leonardo Bonucci ha rimesso piede nel quartier generale della Juventus dopo un anno di esilio a Milano. Ha voluto fortemente il ritorno in bianconero ed è stato accontentato, complice la necessità da parte del club di sgravare il bilancio dall'ingaggio pesante di Gonzalo Higuain per l'arrivo di Cristiano Ronaldo e il suo impatto sui conti. Per lui a Torino hanno sacrificato (anche) il talento di Mattia Caldara. Per lui, uno dei migliori difensori in Europa quanto a capacità di costruzione della manovra, Allegri ha rinunciato a un ragazzo – l'ex atalantino – che rappresentava un investimento per il futuro. Da lui la Juventus si aspetta che contribuisca alla conquista della Champions, obiettivo principale della prossima stagione.

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"Sciacquati la bocca", gli hanno urlato alcuni sostenitori: sfotto'/contestazione, scorie di quell'esultanza che lo vide protagonista allo Stadium dopo aver fatto il gol dell'ex. L'accoglienza non è stata delle migliori, Bonucci dovrà (ri)conquistare in campo la fiducia di quella buona fetta di pubblico che lo ha giudicato un traditore prima e adesso un cavallo di ritorno.

Era difficile da pensare ma è bella da realizzare. È stata una giornata emozionante – ha ammesso il calciatore a margine della giornata di visite mediche, firma e annuncio ufficiale -. Torino è casa mia e la Juventus è casa mia. Sono felice di essere tornato.

Ci sarà tempo e modo (lottando fino alla fine) per cancellare la diffidenza e ricucire il rapporto con la tifoseria. Magari con un gol pesante da subito, così da sciacquarsi la bocca e con essa ogni brutto ricordo di queste settimane. Intanto, ha già ripreso le ‘vecchie' abitudini… a cominciare dalla maglia numero 19 che Mattia Perin (neo acquisto di questa campagna estiva) gli ha ceduto.

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