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Lento e in sovrappeso, a 15 anni dal ritiro: è George Weah in campo con la Liberia

L’attuale presidente della Liberia, ex attaccante di Psg e Milan, a 51 anni ha giocato quasi 90 minuti contro la Nigeria in una partita amichevole organizzata per il ritiro della maglia ’14’. Tra applausi e ovazioni, Weah ha deliziato ancora tutti pur non trovano la via del gol.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il Presidente della Liberia è sceso in campo per quasi 90 minuti con la maglia della propria nazionale. Non è un politico comune, si tratta di George Weah, campione delle aree di rigore che in Italia ha legato il suo nome a doppio filo con i colori del Milan. Il prossimo 1 ottobre spegnerà 52 candeline, ma sembra che l'età non sia un problema visto che è apparso abbastanza in forma per giocare da titolare in amichevole contro la Nigeria.

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Alla fine, la Liberia ha perso di misura 2-1, ma poco conta: George Weah, ex attaccante di Psg e Milan e attuale presidente in carica, è tornato in campo a distanza di 15 anni dal suo ritiro dal mondo del calcio per disputare una gara amichevole.

Il ritiro della '14'. L'idea è nata con la Federcalcio liberiana per ritirare la maglia numero 14 tra quelle della Nazionale:la 14, infatti, è da sempre la preferita del Pallone d'oro 1995, che rappresenta ad oggi anche lo sportivo più famoso nella storia del calcio liberiano.

Di nuovo in campo, 15 anni dopo. Non a caso, molti tifosi sono accorsi per l'evento, più unico che raro: Weah è apparso in evidente sovrappeso, lento e affaticato eppure ha resistito per quasi l'intera partita – anche se giocata a ritmi blandi. Esaltando i presenti e rinverdendo i ricordi di chi lo aveva visto nel suo momento migliore e mostrandosi ai più giovani che lo avevano ammirato solo nei filmati.

Applausi e standing ovation. L'ex attaccante è tornato sul terreno di gioco anche indossando la fascia da capitano, insieme a tutti i calciatori che compongono oggi la rosa ufficiale della selezione della Liberia. E' partito dal primo minuto ed è stato sostituito soltanto al minuto 79 tra grandi applausi ad ogni pallone toccato e una standing ovation finale da parte di tutto lo stadio di Monrovia, anche se non è riuscito a regalare un gol ai propri tifosi.

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