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Leicester, l’incredibile successo del postino inglese sosia di Vardy

Un impiegato delle poste inglesi, ha ottenuto il permesso per assentarsi dal lavoro per sei mesi e lavorare come sosia dell’attaccante delle “Foxes”.
A cura di Alberto Pucci
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La notorietà improvvisa e la clamorosa di Jamie Vardy, ha fatto felici tutti i tifosi del Leicester. Uno in particolare: Lee Chapman. Tifoso da sempre delle "Foxes" e attualmente impiegato alla "Royal Mail", il 29enne originario di Ansley sta godendo non solo del successo della sua squadra del cuore ma anche dell'incredibile somiglianza con l'attaccante di Claudio Ranieri. Praticamente uguale al giocatore del Leicester, con il quale è stato immortalato sul pullman della squadra durante i festeggiamenti, Lee è stato addirittura scritturato da alcune agenzie per partecipare a eventi in qualità di sosia di Jamie Vardy. Un lavoro inaspettato per lui, che è riuscito a non farsi scappare grazie al periodo di ferie di sei mesi gentilmente concessogli dalle poste inglesi: "Sto lavorando da due settimane ininterrottamente – ha dichiarato al "Mirror" – Seguo da sempre le Foxes, sono un loro grande tifoso e la cosa divertente è che, grazie alla somiglianza con Vardy, ora ho anch'io i miei fan".

La festa sul pullman, insieme al suo "gemello"

Il primo lavoro, come sosia del giocatore del Leicester, Lee lo ha trovato ad una festa dove ha servito il "Vardy Bomb" (cocktail speciale, creato per l'occasione) e si è prestato agli innumerevoli selfie dei presenti. In città, ormai, è più di una celebrità. E' in pratica, una specie di statua di cera in movimento che si aggira nei dintorni del "King Power Stadium" in perfetta tenuta di gioco del Leicester, con tanto di maglia numero nove e vistosa fasciatura blu sul polso destro. Grazie alla sua straordinaria somiglianza, Lee Chapman spera ora anche in una parte nel film, di prossima produzione, tutto dedicato alla storia dell'attaccante inglese: "Sin da ragazzo mi divertiva sentire che mi indicavano come sosia di Jamie Vardy – ha spiegato Lee – La festa sul pullman della squadra? Ero vicino allo stadio, quando è passato il bus e alcuni giocatori mi hanno riconosciuto. Insieme a Ranieri mi hanno hanno trascinato a bordo. E' stato incredibile, soprattutto quando mi hanno fatto scendere per primo, in mezzo alla gente che applaudiva".

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